Figura di vertice Emanuele Rubino
Palermo, assalti e pestaggi a Ballarò: arrestate 5 persone
Sgominato dalla polizia di Stato un violento gruppo di giovani criminali di Ballarò, specializzato in rapine. La Squadra mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, ha eseguito nel corso della notte cinque ordinanze di custodia cautelare per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine. L'indagine, condotta dagli agenti della sezione antirapina, ha ricostruito diversi colpi ai danni di banche, ma anche di turisti e cittadini, commessi in strada, con modalità particolarmente violente.
In una circostanza i rapinatori, simulando un incidente stradale, hanno bloccato la vittima, l'hanno scaraventata fuori dal veicolo e picchiata selvaggiamente per impadronirsi dei suoi beni, auto compresa. In un altro caso una giovane turista è stata trascinata sull'asfalto per strapparle la borsa: gravi le lesioni riportate. Il luogo di azione principale prescelto dai banditi per pianificare e commettere gli assalti era il rione di Ballarò, cuore storico della città, dove esercitavano un pressante controllo del territorio.
Figura di vertice Emanuele Rubino, già coinvolto nella recente operazione "Maqueda" e ritenuto responsabile del tentato omicidio di un giovane gambiano ferito lo scorso 4 aprile con un colpo di pistola alla testa per punirlo della sua ribellione. Con il blitz era stato sgominato un pericoloso gruppo criminale vicino alle famiglie mafiose di "Palermo Centro", che controllava una porzione del quartiere di Ballarò attraverso estorsioni, rapine e violenze private, aggravate dalla modalità mafiosa, dalla discriminazione razziale e dall'uso delle armi.