Quindici i voti favirevoli
Siracusa, il consiglio comunale vota sì al Piano d'azione per l'energia sostenibile
Il consiglio comunale di Siracusa ha approvato ieri sera, con 15 sì e 7 no, il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes), lo strumento di pianificazione con il quale gli enti locali delineano in che modo intendono ridurre le emissioni di CO2 secondo le indicazioni fissate nel 2008 dall'Unione europea. La proposta ha anche valore di atto di indirizzo per tutte le scelte che il Comune farà in materia di sviluppo sostenibile. Il provvedimento è anche l'unico approvato nel corso della seduta, che si è sciolta per mancanza di numero legale subito dopo che era stato incardinato il punto successivo, cioè la creazione del Tavolo istituzionale per la cultura dell'infanzia.
La riunione si è aperta con una dichiarazione del presidente, Santino Armaro, che ha chiesto pubblicamente scusa al consigliere Sorbello per alcune affermazioni fatte durante la seduta precedente. “Parole frutto di nervi – ha detto – e la cosa non dovrebbe mai succedere. Spero nell'aiuto di tutti, soprattutto di chi ha maggiore esperienza come il consigliere Sorbello, per riuscire a svolgere al meglio il mio ruolo”.
Sempre nella battute preliminari, Carmen Castelluccio ha chiesto di destinare i gettoni di presenza dell'adunanza del 30 settembre, che non ha prodotto delibere, ai terremotati del centro Italia contribuendo alla raccolta lanciata dall'Ente con l'iniziativa “Restiamo uniti” e annunciando che il suo gettone sarà sicuramente devoluto.
Cetty Vinci, nella veste di capogruppo di Sorbello, ha preso atto delle scuse del presidente Armaro e ha invitato tutti ad essere più precisi quando si fa riferimento ai lavori d'aula perché “poi resta traccia nei verbali”.
Elio Di Lorenzo ha detto che non avrebbe rinunciato al gettone ma che avrebbe fatto una donazione a titolo personale, aggiungendo che “dovrebbero essere i consiglieri del Pd a devolvere tutti i loro gettoni” accusandoli di condannare l'Aula all'immobilismo, responsabilità che ha fatto ricadere anche sugli assessori spesso assenti alle sedute. Stesse accuse agli assessori sono state mosse anche da Enrico Lo Curzio, che ha poi rivendicato la primogenitura della proposta di rinuncia al gettone di presenza, fatta già nel corso nel Consiglio di giorno 30.
Salvatore Castagnino ha accusato la maggioranza di avere fatto mancare il numero legale quando era all'ordine del giorno la proposta del suo gruppo di creare un capitolo di bilancio destinato ai terremotati e collegato al ministero dell'Interno, dove versare su base volontaria i gettoni di presenza, ricordando poi che nessuna donazione di emolumenti dovrebbe essere fatta in aula verso associazioni private.
Di diverso argomento l'intervento di Alberto Palestro, che ha chiesto notizie di una proposta sua e del suo gruppo per la modifica delle commissioni consiliari. Il presidente Armaro ha risposto che l'argomento sarà affrontato nella prossima conferenza dei capigruppo.