Udienza a porte chiuse
Ragusa, Veronina davanti al Gup: "E' stato mio suocero a uccidere Loris"
"Agguerrita, ma serena. Ma soprattutto sicura di sé. E ribadirà la sua verità: è stato suo suocero Andrea Stival a uccidere Loris, che voleva svelare lo loro relazione". Così, secondo il suo legale, l'avvocato Francesco Villardita, sarà Veronica Panarello nell'udienza del processo abbreviato in cui è imputata per omicidio premeditato e occultamente di cadavere che si terrà stamattina davanti al Gup di Ragusa, Andrea Reale. La donna farà spontanee dichiarazioni in aula, ma secondo il penalista "non ci saranno cambiamenti di rotta, né colpi di scena". "Veronica Panarello sta bene - aggiunge l'avvocato Villardita - anche perché si è liberata di un grande peso che per paura aveva tenuto nascosto da tempo".
"Oggi è la sua ultima occasione: dica veramente quello che è accaduto, per portare elementi concreti. Fino ad adesso non le credo". Davide Stival, che negli scorsi giorni è tornato a incontrare Veronica Panarello in carcere, ha deciso di non presenziare all'udienza del processo davanti al Gup di Ragusa, col rito abbreviato, in cui la donna è accusata di avere ucciso il figlio Loris di 8 anni. A ricostruire le sensazioni del papà del piccolo è il suo legale, l'avvocato Daniele Scrofani, ribadendo che il suo assistito "non crede al coinvolgimento del padre", Andrea Stival, che Veronica accusa di essere l'assassino e di avere agito perché Loris minacciava di rivelare al padre la loro relazione. "Ad oggi - chiosa il penalista - non ci sono elementi concreti e la Procura ha fatto tutti gli accertamenti possibili".
Intanto è cominciato davanti al Gup di Ragusa, Andrea Reale, l'udienza del processo per omicidio premeditato e occultamento di cadavere a Veronica Panarello, accusata di avere strangolato il figlio Loris di 8 anni, il 29 novembre del 2014, nella loro casa di Santa Croce Camerina e di avere poi gettato il corpicino nel canalone di contrada Mulino Vecchio. L'imputata ha annunciato spontanee dichiarazioni nel procedimento, che si celebra a porte chiuse e col rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica. E' arrivata poco dopo le 10, vestita di nero senza i tradizionali occhiali da sole scuro. In aula sono presenti anche il suocero Andrea Stival, che la donna accusa di essere stato il suo amante e di avere ucciso il bambino per timore che potesse rivelare la loro relazione. Non è presente il marito di Veronica, Davide Stival, che non crede a sua moglie e che, dopo averla incontrato in carcere la scorsa settimana, ha ritenuto di non partecipare. A sostenere Veronica Panarello c'è suo padre Francesco, presente in aula. Dove ci sono gli avvocati Francesco Villardita per Veronica Panarello, Daniele Scrofani per Davide Stival, e Francesco Biazzo per Andrea Stival. L'accusa è presente in aula con il Procuratore Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota.