Una lettera aperta di Garozzo
Siracusa, "da progetto a città, tutti questi attacchi non servono"
Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo ha scritto una lettera aperta, ovviamente rivolta ai suoi concittadini per spiegare tre anni di governo del capoluogo. Pubblichiamo il testo integrale.
Sento il dovere, come Sindaco della città, di indicare con chiarezza, soprattutto ai cittadini, quale percorso ha caratterizzato sino ad ora l’esperienza di governo della città, avviata nel 2013 insieme al centro sinistra che ha vinto le elezioni, e soprattutto quale percorso intendo proporre per l’ultima fase della legislatura. E’ evidente che si è trattato di un impegno straordinario per i tanti fronti su cui la città aveva bisogno di avere risposte, è altrettanto evidente che si è trattato di un lavoro molto impegnativo, che abbiamo tutti svolto come amministratori e continuiamo a svolgere con entusiasmo e grande spirito di servizio, nell’interesse esclusivo del bene comune, con la collaborazione leale e qualificata di tanti tra dirigenti e dipendenti comunali che interpretano il loro lavoro con passione e impegno. Per queste ragioni ritengo inaccettabili tutti gli attacchi, spesso scomposti, di quanti dall’opposizione e non solo, purtroppo, preferiscono disegnare la mia amministrazione e in generale la maggioranza che mi sostiene come un gruppo di potere legato ai sistemi clientelari e alla difesa di interessi particolari tipici, piuttosto, delle passate amministrazioni delle quali peraltro chi ci attacca ha fatto parte o ha avuto ruoli di responsabilità. Ma non serve alla città alimentare queste polemiche o almeno non intendo farlo io se non su confronti e critiche legittime, ma nel merito dei provvedimenti presi o da prendere, possibilmente, corredate da proposte. Una verifica che deve tenere conto anche di ritardi, errori dovuti oltre ai nostri limiti soprattutto, alla complessità delle questioni da affrontare, allo stato della macchina amministrativa che abbiamo trovato e alla progressiva diminuzione delle risorse finanziarie erogate dallo stato e dalla Regione, senza dimenticare il caos legislativo regionale in materia di acqua o rifiuti a cui abbiamo dovuto faticosamente far fronte, tutte questioni che interessano la maggior parte degli enti locali siciliani, tutte questioni che ci costringono ad agire, quasi sempre, rincorrendo le emergenze . Non ci hanno nemmeno aiutato le vicende collegate a lavori del Consiglio Comunale, a cui rinnovo la mia fiducia, o le dinamiche interne ai partiti e al mio partito in particolare il PD; si è scelto, anche recentemente, di contrapporre altro al confronto nel merito delle questioni che riguardavano la vita della città. C’è anche chi interpreta l’azione politica o il suo ruolo istituzionale alimentando polemiche strumentali, cavalcando questioni morali e giudiziarie prima ancora che la magistratura abbia, come dovuto, espresso le sue valutazioni, utilizzando la diffamazione e le offese personali come usuale modalità di agire politico. Un modo di fare la politica e di essere che non mi interessa, da cui non intendo farmi condizionare. Nonostante queste difficoltà, guardando al programma elettorale “Amarla per cambiarla “, tantissime sono le cose fatte, tante le risorse e i progetti ottenuti per la città soprattutto con fondi europei, tante le iniziative avviate in campo urbanistico, sociale, scolastico o culturale, economico, spesso sviluppate in stretto rapporto con operatori, associazioni e cittadini. Abbiamo anche recentemente inteso dare una cornice generale alla nostra azione amministrativa aderendo al circuito internazionale della Città educativa, una città che educa in tutte le sue azioni, nel lavoro di ognuno, dal Sindaco, a chi insegna, da chi fa volontariato a chi opera nelle professioni e nelle imprese o semplicemente a chi è un genitore attento alla sua città nell’interesse dei propri figli, ma anche a chi fa politica, magari dall’opposizione. E’ questa la città alla quale intendo rivolgermi, di cui mi interessa cogliere il consenso e ascoltare critiche, purché costruttive e in buona fede. Mi interessa dare risposte alle migliaia di cittadini che il 2 giugno hanno affollato la Pillirina e l’intera isola Maddalena per testimoniare che la riserva naturale è possibile, che la città la vuole, o quelli che con straordinario entusiasmo hanno condiviso l’evento “mondiali di canoa polo” diventandone un inaspettato valore aggiunto che ha stupito tutti i nostri ospiti internazionali. Guardo a quella comunità solidale che era presente in massa il 9 settembre in piazza Santa Lucia per l’evento “Restiamo Uniti” a sostegno delle vittime del terremoto, guardo alle tante realtà sociali che hanno dato vita alla “Casa dei cittadini” a Mazzarrona, quelle realtà sociali che animano i Decoro day, le decine di eventi tematici o che tutti i giorni, spesso più avanti e meglio dell’amministrazione, danno risposte, si dimostrano inclusive, praticano la cittadinanza attiva. Penso anche a quelle tante personalità e realtà culturali che hanno dato disponibilità a collaborare per la stesura del programma delle celebrazioni per i 2750 anni della fondazione di Siracusa nel 2017 e che dovrà servirci anche a consolidare i positivi risultati legati alle presenze turistiche sempre più numerose anche nel 2015. Per la politica si tratta dunque di dare una svolta, su questo sono d’accordo con i documenti approvati dalla direzione del PD, ma nel senso di entrare, finalmente, nel merito delle cose fatte e da fare e dare segnali chiari alla città. Quali temi affrontare, su cosa lavorare e confrontarsi? La giunta ha recentemente approvato il DUP, Documento Unico di Programmazione, con il quale si indicano gli impegni di fine legislatura e sui quali si è impostata la proposta di Bilancio per il 2016. Il Consiglio comunale dovrà approvare il DUP e conseguentemente il Bilancio. Ecco l’occasione per recuperare la buona politica a servizio della città, con un rinnovato rapporto di collaborazione prima di tutto con i consiglieri, si verifichino linee generali e obiettivi, le relative proposte e i progetti, si suggeriscano integrazioni, si torni al confronto anche con il supporto dei partiti, nell’esclusivo interesse della città, con severità e senza sconti, ma senza derive populiste e demagogiche che non fanno bene alla politica tutta né all’interesse generale della nostra comunità . Come Sindaco e come Giunta siamo a disposizione, come dimostrato anche recentemente, garantendo la nostra presenza nel recente seminario di verifica proposto dal PD cittadino. Un confronto, ovviamente, che deve riguardare tutta la maggioranza e i singoli consiglieri che rivendicano, correttamente, maggiore coinvolgimento nelle analisi e nelle decisioni.
*sindaco di Siracusa