Blutec entra in possesso
Riaperti gli stabilimenti ex Fiat di Termini Imerese dopo 5 anni
Sono arrivati alla spicciolata. Quando hanno varcato i cancelli della fabbrica, che Fiat ha chiuso il 24 novembre del 2011 a Termini Imerese (Pa), quasi non ci credevano. "E' il primo giorno di lavoro dopo anni di purgatorio", sussurrano gli operai che un tempo indossavano la tuta blu della Fiat. Nel piazzale prima intitolato a 'Gianni Agnelli' e poi ribattezzato 'Primo Maggio', non c'è più l'insegna del Lingotto, la speranza oggi si chiama Blutec. In venti, su 1.050 operai (700 ex Fiat più 350 dell'indotto, un terzo rispetto al 2011) sono rientrati al lavoro. E tra stupore e incredulità a dirigere lo stabilimento, rilevato dal gruppo Metec Stola, hanno ritrovato un volto noto: l'ex direttore Fiat, fino a ieri dirigente di Fca. Anche lui è nella squadra Blutec adesso. La riapertura ha riacceso la speranza in un lembo di Sicilia dove la crisi non ha risparmiato nessuno. Gli operai adesso sono impiegati. Hanno ripiegato le tute blu in un cassetto, hanno seguito un corso di formazione: da oggi disegnano componenti per auto in 3D, un'attività propedeutica a far partire il primo dei due progetti di Blutec per l'area industriale. Vale 95 milioni di euro e ha ottenuto il via libera da Invitalia. Il gruppo Metec conta 5 mila dipendenti tra Italia e Brasile. Nel portafoglio clienti annovera Maserati e pure Fiat Chrysler Automobiles. Produce componenti per auto ma in Sicilia intende produrre vetture ibride e elettriche. "E' un'emozione fortissima - dice con gli occhi lucidi Giuseppe Tarantino, 49 anni - Sono stati anni difficili. Tanti progetti sono sfumati. Adesso tocca a Blutec. Adesso tocca a noi". In piazzale 1 Maggio c'era anche un gruppo di ex metalmeccanici Fiat: loro, però, sono rimasti fuori. Fino a marzo hanno usufruito del sussidio di disoccupazione, ma la cig è scaduta e aspettano la proroga. "Un po' di 'sana' invidia c'è", ammette Daniele Morello, 52 anni e un figlio ventenne disoccupato, in Fiat dall'88. "Ho pianto nel 2011 quando ha chiuso - ricorda - Sono contento qualcosa si muove, su riparte". Blutec entro la fine dell'anno conta di riassumere 250 ex operai. Fiat ne occupava 2.200 tra diretti e indotto. Dell'area industriale restano solo capannoni dismessi e lavoratori in mobilità. Per far partire il secondo progetto e far tornare tutti al lavoro serve però l'ok di Invitalia. Per Fim e Fiom la riapertura è "importante, ma non decisiva: Blutec deve illustrate il progetto per la produzione di auto, solo così c'è un futuro, per tutti". L'ad di Fca, Sergio Marchionne, plaude alla riapertura, ricordando però che per il gruppo "produrre un auto in Sicilia costava quasi mille euro in più rispetto al resto d'Italia". "Se possiamo aiutarli lo faremo, nel nostro piccolo - afferma Marchionne - Per noi era impossibile continuare con quello stabilimento per motivi di logistica".