Ultima gara casalinga per gli azzurri
Il Siracusa vince per 2 a 0 contro il Vigor Lamezia e sogna la promozione
Il Siracusa vince in casa per 2 reti a 0, contro i calabresi della Vigor Lametia, e conquista tre punti preziosi verso la promozione in LegaPro. Promozione che potrebbe avvenire anche con un pareggio la prossima domenica, ultima di campionato in casa del Rende in provincia di Cosenza.
Pubblico delle grandi occasioni oggi allo stadio De Simone come non se ne vedeva da tempo con coreografia da serie A, spalti colorati di bianco e d'azzurro, sciarpe, cappelli, bandiere e ogni sorta di oggetto in grado di esprimere la voglia di far festa dei siracusani, perfino intere famiglie pronte a festeggiare l'undici di mister Sottil. Festa però rimandata poiché i diretti avversari della Frattese hanno imposto un perentorio 5 a 1 ai siciliani della Leonfortese.
A stupire fin dai primi minuti la determinazione degli avversari che, nonstante la sicura retrocessione, rincorrevano ogni pallone manifestando la chiara intenzione che non avrebbe fatto sconti ai padroni di casa. Per vedere il primo tiro in porta degli aretusei bisogna attendere il 12' minuto di gioco quando Ricciardo dopo essersi smarcato lascia partire dal limite dell'area un preciso diagonale che finisce di poco fuori. Il Siracusa cresce, soprattutto in mezzo al campo con le giocate di Catania e Sibilli. Al 19' si presenta un abuona occasione per i padroni di casa con la punizione ion seconda fischiata dal direttore di gare poco fuori l'area. Si incarica del tiro Chiavaro, ma la sfera si perde alla destra della porta difesa da Marino. Il Siracusa spinge con continuità schiacciando gli avversari nella loro metà campo. In due occasioni Catania sfiora la rete su calcio d'angolo tirato da Giordano. La Vigor Lametia non riesce a ripartire e manifesta un certo nervosismo con qualche fallo di troppo. Ma la 22', quando ogni azione siracusana sembra infrangersi contro il muro della difesa calabrese arroccata a difendere i suoi pali, arriva la meritata rete del vantaggio casalingo con una palla avvelenata toccata da Dezai su suggerimento di Sibilli. L'estremo difensore Marino non riesce a trattenere la sfera e nella foga di spingere il pallone al di qua della linea di porta trascina la palla dentro per la gioia dell'intero De Simone. Una rete liberatoria che caccia via i tiepidi fantasmi dei pareggi passati.
Comincia un'altra partita, soprattutto per i calabresi che cercano di spingere lasciando più spazio alla manovra aretusea. Unica nota per gli ospiti, al 33', quando Castellano si vede annullare la rete per evidente fuorigioco. Un campanello d'allarme per la difesa siracusana che non concederà più nulla agli avversari.
Nella seconda frazione di gioco gli ospiti partono ancora convinti, come fosse in ballo la salvezza, ricominciano corse su tutti i palloni e interventi carichi di agonismo, come se la posta in ballo fosse davvero alta. Un'impressione che viene però prontamente stoppata dall'attacco siciliano al 48', quando Sibilli, tra i migliori in campo, si invola nella fascia sinistra e trova un calcio piazzato dopo essere stato fermato fallosamente da Manganaro. Calcia Giordano e pesca un mobilissimo Catania, folletto imprendibile tra la difesa avversaria, abile a girare in rete col corpo. Raddoppio dei padroni di casa che mette una certa tranquillità e in qualche maniera anestetizza anche il gioco avversario.
Al 59' l'azione più bella di tutto l'incontro. Dopo l'ennesima discesa, Sibilli, che ruba palla in mezzo e si invola sulla sinistra, pennella una parabola perfetta a mezz'aria per Ricciardo che non ci pensa due volte e lascia partire un potente tiro a volo dal limite che Marino fatica a trattenere. Applausi e consapevolezza che adesso solo il "Siracusa potrebbe battere il Siracusa", sciupando una sicura e meritata promozione in Lega Pro.