Il bilancio di Sportello solidarietà
Il Commissario Antiracket a Palermo: "Anche al Nord c'è omertà come al Sud"
"Bisogna abbattere un tabù: non è vero che c'è omerta' al Sud e non al Nord. Credo che questo rapporto vado quanto meno stabilizzato e messo alla pari. Al Nord c'e' la stessa omertà che c'e' al Sud per un motivo: 'ho cercato io l'imprenditore mafioso che mi ha dato dei servizi', e quindi è difficile rompere questo rapporto". Lo ha detto il prefetto Santi Giuffrè, commissario nazionale Antiracket, conversando con i giornalisti in prefettura a Palermo. Stamane, nella sala "Carlo Alberto Dalla Chiesa" si è svolto un incontro per presentare i dati relativi allo Sportello di Solidarietà di Palermo, nato nel 2013 dalla collaborazione tra professionisti e attivisti e fondatori di Addiopizzo, l'ufficio del commissario antiracket e la Fai (Federazione delle associazione antiracket antiusura italiane). Presenti, all'incontro con la stampa, il prefetto di Palermo Antonella De Miro, Tano Grasso, presidente della Fai, i responsabili dello Sportello di solidarietà Ugo Forello, Valerio D'Antoni, Paola Tripi, Paola Cavani e Rossella Chifari. "C'e' anche un altro elemento - ha proseguito Giuffrè - che porta a considerare il Sud meno omertoso: la consapevolezza di uno Stato che sa dare ristoro e servizi e la necessità di abbracciare uno Stato che riesce a darti, anche, aiuti economici per farti ripartire". Secondo i dati forniti nel corso dell'incontro durante questi tre anni di attività sono stati 317 gli utenti entrati in contatto con lo Sportello, 1256 quelli seguiti, 76 il numero di istanze e integrazioni per le vittime del racket del pizzo e 11 per quelle di usura. Sono stati inoltre oltre 5 milioni le elargizioni ottenute dagli utenti che sono poi sono state concesse a 25 imprenditori che hanno denunciato.