Critiche all'arcivescovo
Augusta, anche Forza Nuova sta con don Palmiro Prisutto
Sulla discussa vicenda delle dimissioni di Don Palmiro Prisutto, arciprete di Augusta, da parte del Vescovo di Siracusa, interviene con un una nota anche Forza Nuova. "La decisione della Curia di Siracusa ci confonde non poco", si legge nel comunicato. "Inoltre non possiamo fare a meno di notare il tempismo di tale scelta -decisa a poco più di un mese dal referendum del 17 aprile sulle trivellazioni nelle acque italiane entro 22 km dalla costa- che assume maggior carico simbolico. Don Palmiro -è noto a tutti- si è sempre battuto per la difesa della Vita, per la preservazione della salute, si è speso per riportare sempre l’attenzione sugli irrisolti problemi ambientali che danneggiano il territorio".
“Nella raccolta di saggi “Il Prezzo Della Crescita” curata dal dott. Paolo Pantano sta scritto che la crescita ad ogni costo apporta catastrofiche conseguenze nel mondo ed i guasti ambientali e sociali sono ormai evidenti. - dice il dirigente forzanovista Pietro Paolo Messina- È un dato di fatto ormai universalmente riconosciuto ma, fin quando tutto ciò resta scritto sui testi della vasta letteratura ecologista o dell’analisi scientifica rimane una cosa innocua così come quando l’inquinamento è trattato solo come mero argomento di intrattenimento per qualche iniziativa radical chic. Diviene altresì terribilmente pericoloso quando l’argomento si trasfigura nella battaglia di un sacerdote come Prisutto perché diviene matura consapevolezza e la consapevolezza fa paura ai poteri forti.”
"È comunque facile intuire- continua la nota- che certe battaglie popolari calpestino le unte zampe di qualcuno e mettano i bastoni fra le ruote a qualche speculatore che evidentemente è convinto di essere immune dalle malattie causate dall’avvelenamento della terra e dell’aria. Papa Francesco stesso, nelle sua Lettera Enciclica “Laudato si’” dice di doverci prendere cura della “nostra casa comune” che è l’ambiente, tutte le sue risorse naturali e l’umanità che in esso vive. Ci fa specie e ci disgusta quindi che la Chiesa di Siracusa si pieghi alla pressione di certi gruppi di potere e li asseconda rimuovendo don Palmiro. Nell’invitare quindi l’Arcivescovo Salvatore Pappalardo a rivedere la propria decisione, chiediamo maggiore trasparenza sulle reali motivazioni che hanno indotto l’Arcidiocesi a fare questo passo su questa pietra d’inciampo, di scandalo".