Lo scandalo delle Commissioni
Gettonopoli a Siracusa, 49 indagati: ci sono consiglieri in carica ed ex
Arriva ad un punto cruciale l'indagine su Gettonopoli a Siracusa condotta dalla Procura della Repubblica. Quarantanove consiglieri comunali dell'attuale e della passata amministrazione comunale sono stati iscritti nel registro degli indagati a "modello 21" ( vale a dire sono stati iscritti nel registro delle notizie di reato e le indagini continuano a svolgersi in segreto). Nei loro confronti, appartenenti sia alla maggioranza che all'opposizione, sono ipotizzate irregolarità riguardanti l'elargizione di gettoni di presenza e rimborsi delle spese per la partecipazione ai lavori delle commissioni consiliari. Il caso scoppiò circa un anno fa a seguito della denuncia del deputato regionale del M5S, Stefano Zito. Il deputato pentastellato denunciò come su 1095 riunioni di commissioni in un anno si erano tenute, di contro, solo 52 sedute di Consiglio comunale, e che questo "superlavoro delle commissioni" era costato alle casse comunali 716.543 euro. Sotto accusa la delibera 109 del 2013 con la quale il civico consesso aveva deciso di estendere il diritto a percepire il gettone di presenza anche ai capigruppo, o delegati, che partecipavano alle commissioni. Cosa questa che aveva fatto raddoppiare la spesa del Comune per i gettoni di presenza. La vicenda sollevò un tale clamore da approdare sui canali televisivi nazionali. Tutti seguirono in diretta, l'8 marzo 2015, la puntata de L'Arena di Massimo Giletti su Rai 1 che, in collegamento con l'aula consiliare del Comune di Siracusa, celebrò un processo mediatico senza precedenti a carico dei consiglieri che finirono sul banco degli imputati senza distinzione di casacca politica. Nei giorni seguenti si susseguirono manifestazioni di piazza con i cittadini che si mobilitarono, grazie anche al tam tam sui social, contro i consiglieri, chiedendo a chiare lettere le dimissioni in massa del consiglio. Non accadde nulla di tutto ciò. Il 20 marzo 2015 il Consiglio, nel tentativo di porre rimedio, approvò il nuovo regolamento delle commissioni consiliari, rideterminando le indennità ai consiglieri per le partecipazioni alle riunioni consiliari e alle commissioni, prevedendo cinque commissioni al posto delle otto precedenti e sedici componenti per ciascuna, invece che otto. Furono modificate anche le modalità di convocazione. Nel frattempo la Digos, su input della Procura, acquisiva faldoni di documentazione ( verbali delle commissioni e atti della ragiioneria ); l'assessorato enti locali inviò un ispettore, Francesco Riela, per accertare eventuali irregolarità. A novembre scorso la relazione dell'ispettore è stata depositata e i due percorsi, quello giudiziario e quello amministrativo, hanno trovato un punto d'incontro nella segnalazione di diverse irregolarità e nella rilevazione di tante criticità.