Norme chieste dal Sinodo
Annullamento matrimonio, la chiesa apre al "Processo breve"
Con le nuove norme, in particolare, e' stata abolita la doppia sentenza conforme e si e' dato vita al dimezzamento dei tempi e dei costi, rimettendo al centro la figura e il ruolo del vescovo diocesano
"Il 15 agosto scorso sono stati promulgati i documenti Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Iesus, che hanno raccolto i frutti del lavoro della commissione speciale istituita il 27 agosto 2014: quasi un anno di lavoro. Tali provvedimenti hanno un obiettivo eminentemente pastorale: mostrare la sollecitudine della Chiesa verso quei fedeli che attendono una rapida verifica sulla loro situazione matrimoniale". Papa Francesco ha sintetizzato cosi' l'iter della sua Riforma delle Nullita' matrimoniali, ricordando che "durante il recente percorso sinodale sulla famiglia, erano emerse forti aspettative per rendere piu' agili ed efficaci le procedure per la dichiarazione di nullita' matrimoniale". Con le nuove norme, ha aggiunto, "in particolare, e' stata abolita la doppia sentenza conforme e si e' dato vita al cosiddetto processo breve, rimettendo al centro la figura e il ruolo del vescovo diocesano, o dell'eparca nel caso delle Chiese orientali, come giudice delle cause". Secondo Bergoglio, "si e' cosi' ulteriormente valorizzato il ruolo del vescovo o dell'eparca nella materia matrimoniale; infatti, oltre all'accertamento per via amministrativa - nel caso del matrimonio rato e non consumato - a lui e' ora rimessa la responsabilita' della via giudiziaria in ordine all'accertamento della validita' del vincolo".
"E' importante - ha poi sottolineato il Papa - che la nuova normativa sia recepita e approfondita, nel merito e nello spirito, specialmente dagli operatori dei Tribunali ecclesiastici, per rendere un servizio di giustizia e di carita' alle famiglie". "Da qui - ha concluso - anche il valore del corso che avete frequentato. Vi incoraggio a fare tesoro di quanto avete appreso in questi giorni e ad operare tenendo sempre fisso lo sguardo sulla 'salus animarum', che e' la legge suprema della Chiesa".
"Tanti fedeli soffrono per la fine del proprio matrimonio e spesso sono oppressi dal dubbio se esso fosse valido o meno. Si domandano cioe' se gia' ci fosse qualcosa nelle intenzioni o nei fatti ad impedire l'effettivo realizzarsi del sacramento". Ha affermato Papa Francesco, "questi fedeli - ha rilevato -in molti casi trovavano difficolta' ad accedere alle strutture giuridiche ecclesiali ed avvertivano l'esigenza che le procedure fossero semplificate".
Sono stete dunque "la carita' e la misericordia, oltre che la riflessione sull'esperienza, hanno spinto la Chiesa a rendersi ancora piu' vicina a questi suoi figli, venendo incontro ad un loro legittimo desiderio di giustizia". "Per tanta gente, che ha vissuto un'esperienza matrimoniale infelice, la verifica della validita' o meno del matrimonio rappresenta un'importante possibilita'; e queste persone vanno aiutate a percorrere il piu' agevolmente possibile questa strada", ha poi concluso il Papa raccomandando pero' che "mentre ci prendiamo cura delle ferite di quanti richiedono l'accertamento della verita' sul loro matrimonio fallito, guardiamo con guardiamo con ammirazione a coloro che, anche in condizioni difficili, rimangono fedeli al vincolo sacramentale, testimoni della fedelta' matrimoniale che vanno incoraggiati e additati come esempi da imitare".