Associazione magistrati
Palermo, l'Anm oggi ricorda il compleanno di Paolo Borsellino e Rocco Chinnici
"Con rimpianto, con orgoglio, con infinita riconoscenza. Per non dimenticare. Per continuare ad onorare la loro memoria, quotidianamente. Per raccogliere la loro eredità di Uomini e Magistrati esemplari". Con queste parole l'Anm di Palermo, guidata dal giudice Matteo Frasca, ha ricordato Paolo Borsellino e Rocco Chinnici, uccisi da Cosa nostra, nel giorno del loro compleanno. Frasca ricorda, quindi, due frasi pronunciate dai due giudici antimafia. "Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai", diceva Rocco Chinnici. "La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità", diceva invece Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D'Amelio.