Incontro dopo Capodanno in carcere
Veronica al marito: "Loris è morto stringendosi le fascette al collo"
Nuovo incontro, esito vecchio. E' finito con un nulla di fatto, anzi con l'uscita anticipata del marito, l'ultimo incontro che c'è stato nella prigione di Barcellona Pozzo di Gotto la scorsa settimana, tra Davide (e non Daniele) Stival e sua moglie, Veronica Panarello, detenuta nell'ex ospedale psichiatrico con l'accusa di avere ucciso, il 29 novembre 2014, a Santa Croce Camerina (Ragusa), il figlio Loris di 8 anni. Era stata lei a chiamarlo, dopo il Capodanno, spiegandogli che aveva qualcosa da dirgli. Ma la sua nuova ricostruzione dei fatti non si è discostata dall'ultima sua versione: ha ammesso di non avere accompagnato il bambino a scuola, ma non l'ha ucciso. E' stato Loris giocando con delle fascette di plastica a strangolarsi da solo. Presa dal panico ha occultato il corpo nel canalone di Mulino Vecchio. Il marito ha deciso di interrompere il colloquio e di andare via. Il Gup Andrea Reale, davanti al quale si celebra il processo col rito abbreviato condizionato, ha disposto una perizia psichiatrica sull'imputata, che oggi per questo sarà trasferita nel carcere di Catania. I periti nominati dal Gup, Andrea Reale, insieme ai consulenti tecnici di parte, procederanno al primo accesso per la perizia che è stata chiesta dal legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita. Sempre a Catania, ma venerdì prossimo, nella sede del Tribunale per i minorenni, davanti alla presidente Maria Francesca Pricoco, si terrà invece l'udienza per l'affidamento del fratello più piccolo di Loris, che attualmente è dato in esclusiva al padre del bambino, Davide Stival, e alla nonna paterna, Pina Aprile, assistiti dall'avvocato Daniele Scrofani.
Loris: Veronica da ieri nel carcere di Catania
VERONICA DA IERI NEL CARCERE DI CATANIA
Veronica Panarello è da ieri nella sezione femminile del carcere di Catania, dove è stata trasferita dall'ex ospedale giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) per essere sottoposta a perizia psichiatrica. La donna è accusata di avere ucciso suo figlio Loris, di 8 anni, e di averne occultato il cadavere. Lei si proclama innocente e ammette soltanto di avere nascosto il corpo del bambino che, sostiene, si sarebbe strangolato da solo giocando con della fascette di plastica. Il procuratore Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota, anche all'esito delle indagini di polizia di Stato, squadra mobile e carabinieri, le contestano l'omicidio aggravato premeditato e l'occultamento di cadavere. Oggi nella struttura penitenziaria etnea si terrà quello che tecnicamente è definito il 'primo accesso', ovvero il primo esame medico legale dopo che il Gup di Ragusa, Andrea Reale, ha disposto la perizia psichiatrica sull'imputata, come chiesto dal legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita. A quelli di oggi seguiranno altri 'accessi' nel carcere di Catania, dove Veronica Panarello resterà detenuta fino alla conclusione della perizia. La prossima udienza del processo col rito abbreviato davanti al Gup di Ragusa è fissata per il 17 marzo. I periti nominati dal giudice sono Eugenio Aguglia, professore ordinario di Psichiatria dell'università di Catania e Roberto Catanesi ordinario di Psicopatologia forense dell'ateneo di Bari. La difesa ha nominato come consulenti di parte Giuseppe Sartori, neuropsicopatologo dell'università di Padova e Pietro Pierini, psichiatra dell'ateneo di Pisa. I consulenti di parte civile sono invece la psicologa Maria Costanzo e lo psichiatra Giuseppe Catalfo, nominati dall'avvocato Daniele Scrofani che rappresenta il padre di Loris e la nonna paterna. Il nonno paterno di Loris, invece, ha nominato, tramite il suo avvocato, Francesco Biazzo, Silvio Ciappi, psicologo e criminologo forense di Siena.