Tra i fermati alcuni "figli d'arte" vicini al clan di Brancaccio
L'assalto alla banca Toniolo di Marsala: fermate sette persone
Sgominata una banda di rapinatori accusata dell'assalto alla Banca di credito cooperativo Toniolo di Marsala. Sette i fermati, subito dopo essere stati sorpresi dagli uomini della polizia di Stato nei pressi di un appartamento di Petrosino, ritenuto covo della gang. Dopo alcuni recenti colpi compiuti nel bagherese, gia' da qualche tempo la sezione Investigativa del commissariato di Bagheria aveva focalizzato la sua attenzione su una banda di persone di Palermo e Villabate, attiva nella zona orientale del capoluogo. In azione i poliziotti dei commissariati di Bagheria e Marsala e della Squadra Mobile di Trapani. Tra i fermati anche alcuni "figli d'arte", come Filippo Bruno, figlio di Natale, ritenuto ai vertici del clan di Brancaccio, arrestato nel 2014 e, recentemente, condannato a 16 anni di carcere. Nel corso dell'assalto alla Toniolo, un malvivente ha fatto ingresso nei locali della banca, armato di un paio di forbici, rastrellando 9.800 euro, un complice ha bloccato la bussola dell'istituto cosi' da consentire una veloce fuga, altri due componenti sono rimasti a far da palo, i restanti tre sono stati impegnati in compiti logistici e di raccordo. Luogo del ritrovo dopo la rapina la zona esterna di un appartamento di Petrosino. A quel punto e' scattato il blitz: l'area e' stata circondata da decine di poliziotti che hanno bloccato i rapinatori. I fermati sono Marco Buffa, 42 anni, di Petrosino; Ignazio Lo Monaco, 40 anni, di Villabate; Antonino Maltese, 45 anni, di Petrosino; Filippo Bruno, 25 anni, palermitano; Salvatore Borgognone, 20 anni, palermitano; Giovanni Cerrito, 36 anni, di Villabate e Matteo Foggia, 35 anni, di Mazara del Vallo. Indagini sono in corso per verificare la loro eventuale responsabilita' in ordine ad altri colpi.