Musica
"Le nostre anime", un'antologia sul percorso artistico di Franco Battiato
"Le nostre anime", ovvero un'antologia che ripercorre, attraverso le mille emozioni che la musica sa dare, il cammino multiforme e quarantennale affrontato e percorso da Franco Battiato. Un'opera che mancava per offrire non solo un'adeguata lettura filologica a un 'mare magnum' di composizioni musicali - le piu' sfaccettate e differenti per epoca, generi e suoni -, ma anche di inquadrare storicamente il tutto alla luce del presente. E oggi "Le nostre anime" (etichetta Universal Music Italia) arriva come un percorso di ascolto in grado di mettere in prospettiva quanto fatto finora e allo stesso tempo suonare inedito. L'antologia e' fatta di 3 cd (19 i brani nel primo, 17 nel secondo e 16 nel terzo), presentati oggi a Roma dall'artista in una sala del Residence di Ripetta, e che riorganizza il repertorio pop di Battiato. Disponibile anche in versione deluxe con sei cd e quattro dvd che allarga il raggio ai brani mistici/elettronici, a quelli di musica classica e ai film, arriva come una vera summa del lavoro autoriale dell'artista catanese e riesce a farlo per tre motivi. In primo luogo per una serie di inediti: dal brano che da' il titolo al lavoro, con l'incredibile arrangiamento d'archi della Royal Philarmonic Orchestra di Londra, al richiamo spirituale de "Lo spirito degli abissi", alla cover in stile "Fleurs" di un classico della canzone italiana come "Se telefonando" di Maurizio Costanzo e che non perde mai d'efficacia, oltre ad una straordinaria versione di Battiato con Mika del brano "Centro di gravita' permanente", il cui testo per l'occasione e' adattato in inglese e titolato "Center of gravity" e la cui produzione e' affidata a Daniele Luppi. Un secondo motivo sta nella cura artistica con cui e' stata pensata una scaletta che attraverso ben 52 pezzi e circa tre ore e mezza di musica sintetizza un viaggio che va cronologicamente da "L'era del cinghiale bianco" ad "Apriti Sesamo", senza dimenticare di includere alcuni momenti chiave da dischi live come "Giubbe Rosse" e "Del suo veloce volo" o dalla serie "Fleurs", in un disegno che fa convivere armonicamente e senza forzature le canzoni che hanno avuto piu' impatto commerciale con gioielli piu' nascosti come "Haiku" o "Stati di gioia". Da un punto di vista tecnico, Pino "Pinaxa" Pischetola, il sound engineer da sempre al fianco di Battiato, ha svolto un lavoro di rimixaggio dai nastri originali di molti dei brani inclusi in questa opera. Il risultato e' strabiliante, ci porta a familiarizzare con un ascolto "contemporaneo" di canzoni originali che risalgono ad oltre... trenta anni fa. E dona nuova lucentezza a capolavori senza tempo di Battiato.Un Battiato pronto anche con l'impegno di un tour, con Alice da febbraio ad aprile 2016, che attraversera' l'Italia. Debutto il 13 febbraio con l'anteprima al Teatro Comunale di Carpi per approdare il 7 e l'8 aprile in una doppia data palermitana al Teatro Biondo, quindi una ventina di citta' italiane, tra cui Trieste, Milano, Firenze, Roma, Napoli, sconfinando il 21 febbraio, in un'esibizione nel prestigioso nuovo centro multiculturale Lac di Lugano. I due saranno accompagnati dall'Ensemble Symphony Orchestra diretta da Carlo Guaitoli, Ensemble con cui Battiato si e' gia' esibito per un breve tour nel luglio 2015 e che e' composto dallo stesso Guaitoli (direzione d'orchestra e pianoforte), Angelo Privitera (tastiere e programmazione), Davide Ferrario e Antonello D'Urso (chitarre), Andrea Torresani (basso) e Giordano Colombo (batteria). Il concerto sara' diviso in parti diverse ma "comunicanti" tra loro, e verra' cosi' a rinnovarsi un'intesa artistica profonda tra due anime affini, nella celebrazione di un legame che e' rimasto solido anche quando i rispettivi percorsi non si sono incrociati direttamente. Come in un viaggio doppio iniziato nel tempo e ora fotografato nelle altezze del divenire. Il 1980 e' l'anno della prima collaborazione tra i due artisti, con l'album di Alice "Capo Nord" e il singolo "Il vento caldo dell'estate", un lavoro che avra' prosecuzione nel 1981 nell'album omonimo "Alice" sfociando subito nella vittoria a Sanremo con il brano "Per Elisa". Duetti come "Chanson Egocentrique" e "I treni di Tozeur", con la quale si esibiscono all'Eurofestival, seguiranno rispettivamente nel 1982 e nel 1984. Nel 1985 Alice dedichera' al repertorio di Battiato l'intero album "Gioielli rubati". Quello di Battiato per Alice nei primi anni '80 e' stato qualcosa che e' andato oltre il mero lavoro di produzione e collaborazione, nel senso che il Maestro catanese ha colto e valorizzato in quella fase le corde espressive e compositive della cantautrice di Forli', che poi ha continuato il proprio percorso artistico raggiungendo sempre nuove tappe musicali. Alice e' reduce da "Weekend", il suo ultimo album, mentre Battiato pubblica appunto la retrospettiva "Le nostre anime", a ripercorrere e rileggere da inediti punti di vista quarant'anni di carriera, non solo musicale.