Le contraddizioni
"A Lo Bosco nessuna tangente" ma Campione torna in Procura e conferma le accuse
Campione è tornato in Procura per confermare di aver pagato delle tangenti a Lo Bosco, ex presidente di Rfi, e a Giuseppe Quattrocchi e Salvatore Marranca, alti funzionari della Forestale. L'imprenditore di origini agrigentine, durante lo svolgimento dell'operazione "Black list", sarebbe stato avvicinato da un giovane a cui avrebbe detto che si trattava di una farsa, un modo per alleggerire la propria posizione giudiziaria a seguito di "pressioni familiari". Ma, dopo essersi reso conto che l'interlocutore stava registrando quanto affermato, Massimo Campione è tornato nuovamente in Procura e, in presenza del suo avvocato Nico Caleca, avrebbe ribadito che le accuse fatte sono vere: avrebbe dunque pagato delle tangenti a Quattrocchi, Marranca e a Lo Bosco, per assicurarsi l'aggiudicazione di un appalto pubblico da 26 milioni di euro e che tutto filasse liscio sino al termine dei lavori. Ad avvicinarlo sarebbe stato un giovane, vicino allo stesso Lo Bosco, al quale Campione avrebbe smentito quanto denunciato in Procura dopo essere stato fermato a bordo della sua auto, dove sono stati trovati documenti compromettenti che facevano parte del suo "libro mastro" delle tangenti. L’imprenditore, vedendo il giovane quasi in lacrime, lo avrebbe fatto per "pietà". Ma una volta resosi conto di essere stato registrato ha deciso di tornare in Tribunale e riconfermare tutte le accuse mosse sino ad oggi.