Don Corrado è appena rientrato a Modica da Noto dove ha avuto la comunicazione ufficiale della sua nomina ad arcivescovo di Palermo. Parla con il suo amico della caffetteria da dove si ammira la scalinata che conduce alla chiesa di San Pietro, la sua chiesa, la sua parrocchia. Si è conclusa una giornata che resterà fra le tappe fondamentali della vita di don Corrado, soprattutto della sua missione pastorale. “Una grande responsabilità – ci dice il nuovo arcivescovo – una strada difficile da percorrere. Ma non sono spaventato perché la percorrerò con l’aiuto del Signore e avendo come bussola gli insegnamenti di don Pino Puglisi. D’altra parte se il Santo Padre ha voluto affidarmi un compito così gravoso non posso deluderlo”. I parrocchiani che fanno crocicchio ai piedi della scalinata, sui marciapiedi di corso Umberto, si avvicinano a don Corrado quasi timorosi. Ma don Corrado li saluta come sempre, si ferma a parlare con loro, ringrazia per i complimenti che riceve. C’è un misto di gioia, di commozione e di malinconia negli sguardi dei parrocchiani che, per sette anni, hanno avuto in lui un amico sincero e fidato, prima che un prete. “Don Corrado, ma qualche volta verrà a trovarci”?, gli chiede una signora con una bella bambina in braccio. “Credo di sì, compatibilmente alla mia missione a Palermo. D’altra parte non posso dimenticare questi anni trascorsi qui, il vostro affetto, il calore che mi ha trasmesso questa città e la forza che mi avete dato per fare in modo di essere vicino agli ultimi, ai poveri, a chi ha bisogno di essere aiutato. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me”. La serata di don Corrado si conclude nella chiesa di San Pietrox, circondato dai suoi parrocchiani che hanno organizzato una preghiera comunitaria. Il nuovo arcivescovo di Palermo è seduto insieme alla sua gente, legge le intenzioni da innalzare al cielo. E chiede l’aiuto del Signore per poter sopportare un peso così grande.
Don Corrado si insedierà nella Diocesi di Palermo nei primi giorni di dicembre. Le indiscrezioni parlano, con sempre maggiore insistenza, del sette dicembre, vigilia dell’Immacolata. Tra un paio di settimane, invece, è prevista la cerimonia di consacrazione.