Palermo-Catania
Viadotto Himera, imprese e consumatori chiedono danni ad Anas e Mit
Un cartello di associazioni e imprese, da Adiconsum a Confcommercio, Confindustria, Confartigianato e Cisl, chiedono i danni per i loro associati in relazione alle conseguenze del cendimento del pilone del viadotto Himera sulla Palermo-Catania. E' stato depositata, presso l'organismo Adr Notariato di Palermo, un'istanza di mediazione nei confronti di Anas, presidenza e assessorato Territorio e Ambiente della Regione siciliana, ministero delle Infrastrutture e Dipartimento Protezione civile. Si tratta solo del primo passo per far valere i diritti delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini per i danni che subiscono dall'interruzione del ponte autostradale. Molte delle imprese associate alle sigle firmatarie hanno gia' avanzato richieste risarcitorie, con danni stimati mediamente in 100.000 euro. "Non si tratta, infatti, soltanto - viene spiegato - dei circa 40/50 minuti in piu' che ci impiegano i mezzi a percorrere la distanza tra Palermo e Catania; dietro ai 40 minuti si celano disdetta di ordini, aumento di costi, interruzioni di forniture, mancati guadagni e perdite di posti di lavoro". I tour operator locali, gli albergatori, le guide turistiche, la ristorazione, tutto il comparto turistico "e' stato gravemente danneggiato sia in termini di mancato introito che in termini d'immagine dall'interruzione dell'autostrada Palermo-Catania, dato che molti turisti che avevano programmato un viaggio in Sicilia, hanno disdetto del tutto o si sono dovuti accontentare di un soggiorno ridotto scegliendo la parte orientale o quella occidentale della nostra regione, per l'impossibilita' di spostarsi agevolmente da una parte all'altra". Un danno "incalcolabile all'economia ed ai consumatori".