Transitabile il lato mare nella zona di Letojanni
Aperta una carreggiata della Messina - Catania, si transita a doppio senso di circolazione
E' ripresa la circolazione, seppur parziale, sulla Messina - Catania. E' stata aperta al traffico in doppio senso di circolazione la carreggiata lato mare dell'autostrada A18 che all'altezza di Letojanni nella notte tra domenica e lunedì è stata interessata da una grossa frana. Resta invece ancora chiusa la carreggiata lato montagna. A comunicarlo la polizia stradale e la prefettura di Messina.
Immediate le reazione per l'ennesimo dissesto infrastrutturale. "La situazione della viabilità siciliana è molto, molto seria. Come abbiamo agito per accertare le responsabilità sul crollo del viadotto Himera sulla A19 spero che si accertino le responsabilità sul crollo sulla Catania-Messina. Si è sottovalutato il movimento franoso" Così il ministro dei Trasporti Graziano Delrio che ha aggiunto: "Se ci sono responsabilità sicuramente non ce ne sono dell'Anas e del Ministero". La A18 Catania-Messina è gestita dal Consorzio Autostrade Siciliane, società controllata dalla Regione Sicilia.
Interviene su Facebook, anche il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone: "Sicilia a pezzi, atto terzo. Stavolta è toccato all'autostrada Messina-Catania, colpita da una frana all'altezza di Letojanni. Cosa aspetta Crocetta a rimuovere i vertici della Protezione civile e del Cas che, per negligenza e inadeguatezza, stanno mettendo in ginocchio l'economia di un'isola? È arrivato il momento di mandare a casa chi è responsabile di questo sfacelo continuo che danneggia e mette in pericolo i siciliani". Il governo nazionale, dopo il crollo del Viadotto Himera sulla A19, ha rimosso - continua Faraone - i vecchi dirigenti dell'Anas, ha investito risorse (30 milioni) per ricucire la Palermo-Catania e fondi (27,4 milioni) per il miglioramento della viabilità. Adesso, grazie all'intervento del ministro Delrio e tramite l'Anas, mette sul piatto altri 840 milioni di euro. A che servono investimenti di questo tipo se poi il Cas non sa gestirli, se la Protezione civile 'fa fatica' a segnalare frane, lasciando che i costoni crollino addosso alla gente? Che senso ha parlare di infrastrutture e sviluppo quando l'unica cosa che si decide in Sicilia è spendere i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione per la spesa corrente e per tappare i buchi del bilancio?". "Ognuno - conclude il sottosegretario - deve fare la sua parte e chi sbaglia deve andare a casa. Ad oggi mi sembra che su entrambe le cose in Sicilia si facciano orecchie da mercante".