La sintesi
Augusta, consiglio comunale: revisione piano Asp sull'Ospedale Muscatello
Una mozione di indirizzo, approvata all’unanimità, che impegna l’amministrazione comunale ad attivarsi per la revisione del piano dell’ASP riguardante l’offerta sanitaria e la pianta organica dell’ospedale Muscatello è il risultato dei lavori del Consiglio comunale che si è tenuto ieri alla presenza di diversi deputati regionali Zito, Coltraro e Vinciullo e dei vertici della stessa ASP. La seduta monotematica sul nosocomio cittadino, richiesta dai consiglieri di opposizione, è iniziata con le rassicurazioni del Direttore Generale dell’ASP, Dott. Brugaletta, il quale rivendica la sua azione in merito ai lavori urgenti effettuati nelle sale operatorie chiuse dopo una ispezione dei Carabinieri e chiarisce che i ritardi si sono verificati a causa della difficoltà di ottenere alcune autorizzazioni ad Agosto. Inoltre, ribadisce, l’ospedale di Augusta avrà ben 32 posti letto in più ed è stata proposta come centro di riferimento per le malattie derivanti dall’amianto oltre che un reparto oncologico di eccellenza. I Consiglieri rimarcano invece tutte le criticità del piano proposto, trovando anche una giusta sponda nelle valutazioni mirate del Dott. Vaccaro di Assomed. Accorato l’intervento di Di Mare che sottolinea come la città non si deve arrendere allo “scippo” dei reparti di pediatria, ostetricia e ginecologia, volontà questa anche del Consigliere Canigiula, in quanto ancora ci sono due ricorsi pendenti al TAR e teme però che con la verifica semestrale delle performance il Muscatello possa essere penalizzato ulteriormente vista la contingente chiusura delle sale operatorie. In proposito, la proposta dei 5 stelle, affidata alle parole di Sarah Marturana, è quella della creazione di un Punto di Osservazione Breve Intensiva Pediatrica per sopperire alla mancanza del reparto che, come ha detto lo stesso DG Brugaletta, a breve sparirà a causa della volontà politica regionale. Lo stesso Dott. Brugaletta, pressato dal Consigliere Sauro, chiarisce che l’elisoccorso notturno è impossibilitato dalla mancanza dei requisiti base di sicurezza imposti dalla legge ed evidenziati dalla Protezione Civile, ma una soluzione potrebbe essere quella di spostare la pista in una zona idonea in tal senso. La sensazione generale dei consiglieri è quella di una assoluta insicurezza sulla effettiva realizzazione del piano che sarà possibile solo con l’ottenimento dei fondi regionali, frutto di una precisa scelta politica, e che la promessa contestualità tra chiusura di alcuni reparti e apertura di altri verrà nuovamente disattesa.