Aerei, Ance Sicilia si rivolge all'Autorità del garante: si fermi il caro biglietti
L'Ance Sicilia si rivolge all'Autorità garante della concorrenza e del mercato affinché "avvii un'istruttoria per verificare eventuali violazioni delle norme nella situazione creatasi sulle principali tratte di collegamento aereo da e per la Sicilia dopo l'improvviso ritiro di Vueling e l'impennata delle tariffe praticate dagli unici due vettori rimasti operativi su Roma e Milano". "Perché questo fenomeno, che sta riguardando solo la Sicilia, se non è un cartello di fatto - osserva Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia - , voluto o meno, è sicuramente una azzardata speculazione non giustificabile né dal mercato né da motivi tecnici o congiunture esterne". L'Ance Sicilia chiede anche l'intervento dell'Enac, della Ministra dei Trasporti Paola De Micheli e della Regione, per "una verifica dei costi degli slot e dei servizi aeroportuali praticati in Sicilia e per concordare le iniziative necessarie a favorire una sana concorrenza e un'apertura a più vettori possibile di queste rotte altamente frequentate e di vitale importanza per la vita e il lavoro dei siciliani. Insomma, si tratta di individuare meccanismi capaci di calmierare queste "turbolenze di mercato". Infatti, evidenzia l'Ance Sicilia, "l'improvviso caro-tariffe aeree non è tanto un problema limitato alle vacanze di Natale e Capodanno, ma è in realtà un danno stimabile in 10mila euro l'anno per ciascun giovane siciliano che studia in università del Centro-Nord, per ogni giovane startupper che deve girare per proporre le proprie idee e cercare finanziatori, per ogni imprenditore che non può programmare la partenza sei mesi prima a caccia del biglietto in promozione, per ogni operatore che ha già pianificato ingenti spese per partecipare a missioni all'estero e che si ritrova d'un tratto un maggiore costo non previsto".