Denunciati i dirigenti dell'Ama a Roma per il caos dei rifiuti
Per i disservizi verificatisi nel giugno scorso a Roma sul fronte della raccolta dei rifiuti, i Carabinieri del Noe hanno denunciato gli allora dirigenti dell' Ama. Viene contestato il reato di "stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all'interno ed in prossimità dei cassonetti stradali, conseguenti all'inadeguata attività di raccolta ed avvio a recupero/smaltimento" dell'immondizia lì conferita dai cittadini, "in disapplicazione delle clausole sottoscritte nel nuovo "Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Ama Spa. L'indagine dei militari del Nucleo Operativo Ecologico, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è scattata "a seguito delle difficoltà mostrate da Ama spa nella raccolta dei rifiuti a Roma nello scorso mese di giugno, e a verificare le cause di tali disservizi. In particolare, i militari del Comando Tutela Ambientale hanno condotto un'attività di osservazione minuziosa in alcuni Municipi della città, allo scopo di verificare "la sussistenza di reati ambientali in relazione all'ammasso dei rifiuti, continuativo e sistematico, generatosi nelle aree dedicate al loro conferimento da parte dell'utenza". Le indagini compiute hanno permesso di accertare la commissione del reato, previsto dal Testo Unico Ambientale, di stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all'interno ed in prossimità dei cassonetti stradali" a causa del mancato rispetto del nuovo "Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Ama Spa per la gestione dei rifiuti urbani e servizi di igiene urbana per gli anni 2019/2021". Dopo le verifiche svolte, i militari "hanno deferito all' Autorità Giudiziaria competente i dirigenti di Ama spa in carica all'epoca dei fatti, delegati quali responsabili per l'attività di raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale".