Acate, sgomberato immobile-dormitorio per extracomunitari
Polizia di Stato, Guardia di Finanza e ASP hanno ordinato lo sgombero di un immobile di Acate dove sono state riscontrate numerose irregolarità. Uno dei residenti è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti perché trovato in possesso di 50 grammi di marijuana. Controllato anche il supermercato riconducibile al proprietario dello stabile risultato evasore totale. Sequestrati alimenti scaduti da oltre 5 anni ed esposti alla vendita. Tra il cibo scaduto anche i gelati comprati dai bambini nonchè carne e pesce surgelato in stato di cattiva conservazione.
L'immobile è su tre livelli, l’ultimo di questi incompleto e la parte restante priva delle minime condizioni sicurezza (addirittura non vi era la ringhiera nei balconi ed il parapetto in alcuni casi era costituito da una tavola di legno fissata con fildiferro) mancavano finestre e la porta di ingresso era aperta in quanto danneggiata. Non appena entrati la prima sensazione che hanno avuto gli operatori era quella di trovarsi in un luogo utilizzato come dormitorio, poiché ciascuna stanza era chiusa dall’esterno con lucchetti e catenacci. In quello che appariva essere lo spazio comune, una sorta di salotto privo di arredi, era stata ricavata un’altra camera utilizzando dei pannelli in legno.
Quattro extracomunitari erano seduti a terra intenti a ascoltare musica e giocare con i rispettivi telefoni. Un altro immigrato si trovava in cucina, anche questa priva di qualsivoglia condizione di sicurezza. Lo stato dei luoghi era pessimo, poiché oltre alle scarsissime condizioni igieniche, il piano si presentava privo di infissi, senza inferriate ai balconi e con pavimentazione mancante in vari punti della casa. Complessivamente vi erano oltre 15 camere da letto, ciascuna con 2/3 letti, quasi tutti adagiati a terra. Un cavo di rete WIFI (appeso ai balconi) collegava l’immobile con un palazzo posto sull’altro margine di via Nazario Sauro, attraversando la carreggiata.
I pochi extracomunitari presenti in quel momento (gli altri erano al lavoro) lamentavano che pur abitando in quello stabile da molti mesi e sebbene pagassero regolarmente l’affitto al titolare, quest’ultimo non gli aveva mai concesso di ottenere la residenza anagrafica. Tutti gli extracomunitari riferivano di pagare regolarmente l’affitto del loro posto letto (90 € al mese), direttamente al proprietario indicandolo come il titolare del minimarket che si trova al piano terra dello stesso stabile.