Corruzione elettorale, il Gup di Palermo stralcia la posizione di Pellegrino: sta male
E' stata stralciata dal processo la posizione del deputato regionale Stefano Pellegrino, indagato dalla Procura di Palermo per corruzione elettorale. Oggi, all'avvio dell'udienza preliminare a suo carico, il gup, su istanza dei suoi legali, ha separato la sua posizione per gravi motivi di salute. Pacchi di generi alimentari in cambio di voti: così gli imprenditori mafiosi Mario Giorgi e Calogero Luppino, re delle scommesse online nel trapanese, avrebbero comprato le preferenze elettorali per Stefano Pellegrino, deputato regionale di Fi eletto alle ultime elezioni con oltre 7mila voti. La vicenda emerse nell'inchiesta per mafia a carico di Giorgi e Luppino, fermati a febbraio scorso dai carabinieri di Trapani. Intercettato, Giorgi ammetteva che in cambio della promessa di voto per Pellegrino avrebbe consegnato pacchi di spesa a tutti gli abitanti delle case popolari: "A fine ottobre vero che gli portai la spesa pure a loro", dice, non sapendo di essere ascoltato dai carabinieri. I pm ipotizzarono che sarebbe stato Pellegrino a rivolgersi a Luppino e a Giorgi, confidando nel largo consenso che questi avevano avuto in occasione delle precedenti elezioni comunali di Campobello di Mazara attraverso il movimento politico "Io amo Campobello". L'udienza preliminare prosegue per gli altri imputati.