'Sistema Siracusa', Buonomo: da recuperare i soldi sottratti al Comune
Il consigliere comunale Michele Buonomo ha rialzato l'attenzione sui fatti Open Land e di Sistema Siracusa. Lo ha fatto attraverso un'interrogazione . L'obiettivo era quello di invitare l' Amministrazione a rifare il punto della situazione rendendolo noto alla cittadinanza. " Premesso che - queste le parole di Buonomo - l' inchiesta denominata Sistema Siracusa risulta essere uno dei casi di corruzione giudiziaria più gravi nella storia della Repubblica Italiana ; che come conseguenza delle azioni criminose riferite a tale inchiesta, l’amministrazione comunale è stata oggetto di un attacco diretto e senza precedenti, di tipo giudiziario, politico, mediatico ed economico, in ragione del quale ha rischiato il default . Preso atto inoltre che il Comune di Siracusa ha dovuto provvedere al pagamento della somma di 2 milioni 800 mila euro, oggi dichiarata non dovuta e che la città meriterebbe di recuperare.Si tratta sostanzialmente di somme, indebitamente sottratte ai cittadini siracusani per assistenza, servizi, scuole, strade". " Considerato anche - ha proseguito nel suo intervento il consigliere - che una sentenza sfavorevole stava addirittura per definire la condanna del Comune al pagamento di un risarcimento danni ultramilionario per la nota vicenda legata alla costruzione del centro commerciale di Epipoli ; che il Comune , si ribadisce, è stato condannato a pagare 2 milioni e 800 mila euro e soltanto di recente è stato accertato che il risarcimento dei danni è stato determinato in appena 160mila euro. Desidero che si rialzi il livello di attenzione sulla vicenda rifocalizzando gli attuali , prossimi ed eventuali piani d'azione a tutela dei nostri cittadini. Piani che dovranno essere volti al recupero delle somme venute meno alle casse comunali. Sarebbe stato importante che ci fossero i presupposti affinchè il Ministero della Giustizia, dinanzi ad una gravissima questione lesiva, potesse costituirsi parte civile accanto al Comune di Siracusa ". " Una vicenda del genere- queste le conclusioni di Buonomo- avrebbe meritato da parte dell'opinione pubblica siracusana uno sforzo maggiore. Non è possibile che la cittadinanza resti quasi silente oltre l'indignazione avvenuta a suo tempo . Dalle tasche di noi siracusani sono state sottratti quasi tre milioni di euro. E a noi siracusani devono ritornare".
All' interrogazione del consigliere ha dato seguito con risposta scritta il Dirigente Affari Legali Dott. Vincenzo Migliore. "Le iniziative legali assunte dall'Amministrazione- a scriverlo è proprio il Dirigente del Settore Affari Legali - per il recupero del credito partono dal fatto che ad istanza del Comune è stato notificato in data 29.06.2018 decreto ingiuntivo per il pagamento della somma di € 2.837.220,23 oltre accessori e spese. Sono in corso, in atto, le interlocuzioni di rito con i difensori dell'ente per valutare le iniziative da intraprendere. Si ricorda, infine, che il Comune si è costituito parte civile nel procedimento penale innanzi al Tribunale di Messina per chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti nella vicenda".