Operazione antidroga a Rosolini, 7 arresti ma soltanto tre vanno in carcere
Un'operazione antidroga è stata portata a termine a Rosolini dai carabinieri della locale Stazione, insieme ai colleghi della Compagnia di Noto, le Unità cinofile e l'ausilio di un elicottero. Il blitz, battezzato 'Bugs Bunny' che si è protratto fino alle luci dell'alba, ha messo la città a ferro e fuoco. I rosolinesi sono stati svegliati dal rombo dei motori del velivolo e dalle gazzelle che hanno setacciato in lungo e largo Rosolini. Inizialmente le misure cautelari da eseguire su ordine della Procura della Repubblica di Siracusa, confermate dal Gip, Andrea Migneco erano 5. Tre in carcere e due agli arresti domiciliari. Ma durante la retata, altre due persone sono state colte in flagranza di reato. Si tratta di due donne, compagne di 2 dei cinque destinatari della misura cautelare. L'inchiesta è stata diretta dal pm Gaetano Bono e coordinata dal Procuratore e dal suo aggiunto, Sabrina Gambino e Fabio Scavone,
I carabinieri hanno così smantellato una mini organizzazione di spacciatori che inondava Rosolini di cocaina. Un mercato fiorente per lo spaccio dove molti assuntori arrivavano da altre città per rifornirsi.
Gli arrestati sono: Salvatore e Loredana Cannata, rispettivamente di 50 e 42 anni, Giuseppe e Pietro Conte, di 31 e 51 anni, Giovanni Di Mare , 21 anni, a carico dei quali sono stati riconosciuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti del tipo cocaina, con purezza variabile tra il 50 e l’80%, in concorso.
L’attività di indagine, iniziata nel mese di luglio 2018 a seguito di diversi sequestri di sostanza stupefacente, deferimenti in stato di libertà e segnalazioni di assuntori, ha permesso di appurare come Cannata Salvatore, figura già nota nell’ambito criminale rosolinese, avesse avviato una collaborazione criminosa con i propri più stretti familiari, in particolare la sorella Loredana, il cognato Pietro Conte ed il nipote Giuseppe Conte, per condurre nelle loro rispettive abitazioni un’ampia e fiorentissima attività di spaccio di sostanze stupefacenti, avvalendosi anche di un giovane rosolinese Di Mare Giovanni, già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi precedenti di polizia, anche specifici.
A seguito di approfondite indagini, i militari operanti hanno potuto ricostruire le modalità di distribuzione dello stupefacente, che veniva spacciato dall’intera famiglia prevalentemente nella contrada Perpetua di Rosolini (SR), sede di una abitazione degli arrestati ad ogni ora del giorno e della notte, e che veniva abilmente occultato e camuffato in modi disparati, come ad esempio all’interno di capsule in plastica che anziché contenere giochi per bambini dissimulavano dosi di stupefacenti.
Il sodalizio criminoso è stato avvantaggiato dalla zona impervia in cui operava, tant’è che sono state utilizzate sofisticate attrezzature tecniche per documentare l’attività di spaccio della cocaina che non conosceva soste: giorno e notte acquirenti della provincia siracusana, ma anche della contermine ragusana affluivano verso le abitazioni degli arrestati, anche più volte al giorno, per acquistare le proprie dosi di sostanza stupefacente.
Neanche le misure alternative alla detenzione sono riuscite a fermare le condotte illecite del sodalizio che, non curante della sottoposizione di uno degli odierni arrestati alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, ha continuato ad approvvigionare, detenere e spacciare sostanza stupefacente, evidenziando una particolare pervicacia nell’intendimento criminale di perpetrare il delitto in questione.
Gli arrestati, inoltre, al fine di eludere i controlli delle Forze dell’Ordine, utilizzavano nei terreni ove celavano la droga addirittura 13 cani che all’atto degli arresti sono stati rinvenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie e con evidenti segni di malnutrizione, e che pertanto, dopo essere stati soccorsi da un medico veterinario, sono stati tutti collocati in idonee strutture della provincia di Ragusa.
Nel corso delle attività d’indagine i Carabinieri avevano già tratto in arresto 6 persone, sequestrato un totale di 12 grammi di cocaina e recuperato materiale per il taglio, il confezionamento e la pesatura delle dosi, una rivoltella, un passamontagna ed oltre 60.000 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita, a riprova dell’eccellente andamento commerciale della piazza di spaccio.
Nella nottata odierna, nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, i militari hanno perquisito le abitazioni in uso agli arrestati rinvenendo grammi 4 di sostanza stupefacente tipo cocaina suddivisa in 16 dosi, grammi 7 di sostanza da taglio tipo mannitolo, materiale per il confezionamento delle dosi, una pistola a salve cal. 8 nonché la somma contante di 7.400 euro ritenuta provento dell’attività illecita e proceduto, nella flagranza di reato all’arresto di Giuseppe Conte, e di Pietro Conte e delle loro compagne D.G. 28 anni, e I.T. di 41.
Questi ultimi arrestati, espletate le formalità di rito, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria venivano rimessi in libertà.
Al termine delle operazioni, Salvatore Cannata, Giuseppe Conte e Giovanni Di Mare sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, mentre Pietro Conte Pietro e Loredana Cannata attenderanno il processo in regime di arresti domiciliari.