Modica, Comitato Pro Tribunale anticipato da troppi "veleni"
Si riunisce sabato 26, alle 10, al Comune di Modica, il Comitato Pro Tribunale per riferire sulle risultanze dell'assemblea del Coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità svoltasi lunedì scorso a Roma e sulle audizioni del Comitato e dei sindaci da parte dell'Intergruppo parlamentare. Sono state proprio le dichiarazioni del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, a suscitare la reazione del portavoce del Comitato, l'avvocato Enzo Galazzo. Abbate, nella nota diffusa, ha parlato di una proposta riguardante la creazione di un terzo polo giudiziario accanto a quelli di Ragusa e Siracusa per smaltire tutto il lavoro arretrato. A questo Tribunale dovrebbero far capo, oltre alle Città di Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica, anche il comprensorio formato da Rosolini, Noto, Avola e Pachino.
A questa proposta è seguita una dichiarazione dell'avvocato Galazzo. "La pretesa di lavorare contemporaneamente per il ripristino del Tribunale di Modica e per l’ampliamento del territorio di sua competenza - ha affermato il portavoce del Comitato - equivale ad affossare ogni aspettativa per ogni possibile positiva soluzione. Un boomerang insomma, e non so quanto involontario. A tale effetto ricordo al Sindaco che mentre noi, Comitato pro Tribunale, siamo stati ininterrottamente impegnati nella vertenza per oltre sei anni, lui ha deliberato (Del. Giunta n. 317/2018) l’assegnazione dei locali ad INPS, Agenzia delle Entrate, che ha sospeso solo a seguito degli impegni assunti dal Ministro Bonafede nell’incontro con il Comitato del 19 marzo 2019".
La polemica è proseguita con una nota di Salvatore Rando, rappresentante del Comitato di via Loreto in difesa delle posizioni del sindaco.
"Con stupore e sorpresa a nome del Comitato del Tribunale di Modica - afferma Rando - il portavoce avvocato Galazzo, senza preventivamente consultarsi con nessuno del Comitato modicano, ha deciso di esternare autonomamente, senza alcun valido motivo criticando con rancore ed asprezza fatti che non stanno né in cielo né in terra, tra la prima cosa evidenziata la pantomima dei locali dell’ex tribunale di Modica da destinare in comodato d’uso all'Inps, Carabinieri, Polizia, Agenzia delle Entrate già stoppate sin dal nascere, il Sindaco in audizione ha detto che fino al 2023 l'ex tribunale di Modica rimane ed è a disposizione del Ministero della Giustizia".
"Invece di fare squadra - conclude la nota di Rando - si cercano le divisioni, o forse aggregazioni per altri fini che non hanno nulla a che fare con l’impegno che da anni, sin da prima, porta voce Galazzo in poi, il Comitato ed io tra questi, ha lavorato da sempre per il coinvolgimento delle associazioni, avvocati, sindacati, ordini professionali, chiesa, scuole, ed altri, senza riuscirci per il recupero e l’utilizzo del tribunale di Modica vergognosamente chiuso, nuovo, moderno, antisismico ampi parcheggi. Per tali motivi credo che l'unica cosa che deve fare il portavoce per evidenti segni di manifesta incompatibilità con il Comitato quella di rassegnare le dimissioni".
Troppe polemiche in un momento forse decisivo della vertenza sulla giustizia di prossimità.