Avolese violò la sorveglianza speciale: assolto dal giudice monocratico
Si è concluso con una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”, pronunciata dal Giudice monocratico del Tribunale di Siracusa Nicoletta Rusconi, al termine dell’udienza dibattimentale, il processo penale a carico dell’avolese Salvatore Santostefano, 40 anni, pregiudicato, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi, accusato di ripetute violazioni inerenti gli obblighi imposti sulla Sorveglianza speciale di P.S. Santostefano, infatti, fu denunciato e indagato dagli agenti del Commissariato di polizia di Avola, per due episodi avvenuti tra l’agosto e settembre del 2015, dopo che era stato notato dal personale delle Volanti in compagnia di soggetto pregiudicato nella zona del lungomare di Avola. Violando in questo modo ripetutamente agli obblighi inerenti lo stato di sorveglianza speciale di P.s. cui era sottoposto in quel periodo. A seguito dell’istruttoria dibattimentale del processo, il difensore dell’imputato ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito, in quanto, così come da giurisprudenza costante, in base come sancito con sentenza dalla Suprema Corte, che, “ l’imposizione al sorvegliato speciale, con la quale si impone di non associarsi a soggetti pregiudicati, implica una abitualità o serialità di comportamenti”. Pertanto, è stata la tesi del difensore nel chiedere l’assoluzione per il suo assistito, non era configurabile il reato contestato in quanto, nel caso di Santostefano, non vi era nessuna prova sulla abitualità nell’associarsi con il soggetto pregiudicato, considerato anche la mancanza di una reiterazione di incontri e frequentazioni. Argomentazione accolta dal giudice, che ha mandato assolto quindi l’imputato.
A.D.A.