La direttrice del Tg3 Paterniti: "Una raccolta di fondi per costruire il memoriale di Lampedusa"
Attraverso il Tg3, che ha realizzato l'intervista ad Adal Neguse, fratello di una delle 368 vittime del tragico naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, una piccola somma appartenuta ai naufraghi diverrà la base per una raccolta di fondi. Si tratta di poco più di mille dollari. Il denaro è stato svincolato dalla Corte di Appello di Palermo che tramite la Squadra Mobile di Agrigento l'ha consegnato all'inviato Valerio Cataldi. Denaro che Neguse, protagonista dell'intervista che andrà in onda oggi, mercoledì 2 ottobre, nelle edizioni del giornale delle 14.20 e delle 19, vorrebbe fosse un primo passo per la costruzione di un memoriale per ricordare le vittime di Lampedusa. "Questo è uno dei temi che il tg3 ha più a cuore" ha detto Giuseppina Paterniti, direttrice del tg3, che ha annunciato "l'impegno della testata a seguire e a promuovere una raccolta fondi che servirà a costruire il memoriale di Lampedusa e a ridare dignità alle vittime di quella tragedia. Questo è un impegno del Servizio Pubblico". La piccola somma verrà versata su un fondo fiduciario affidato a padre Mussie Zerai, coordinatore delle comunità cattoliche eritree in Europa e verrà costituito un comitato di garanti con nomi di alto profilo per seguire il progetto. "Ringrazio il tg3 e la Rai", ha detto padre Zerai, "il memoriale restituirà dignità anche ai familiari delle vittime di quella tragedia, oggi costretti a viaggi in tutti i cimiteri siciliani dove vennero seppellite le vittime subito dopo il naufragio". Prima di partire per Lampedusa per le celebrazioni del sesto anniversario di quella tragedia, Adal Neguse ha lasciato al Tg3 un appello ai leader europei affinché comincino a "pensare con il cuore e non solo con la testa, perché l'umanità è in pericolo e noi dobbiamo occuparcene".