Modica, progetto controllo di vicinato: accordo tra Prefettura e Comune
Al Palazzo del Governo, a Ragusa, il Prefetto Filippina Cocuzza e il Sindaco di Modica Ignazio Abbate hanno sottoscritto il ptocollo d'intesa relativo al Progetto “Controllo di Vicinato”, anche alla presenza del Vice Questore Vicario, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza nonché del Comandante della Polizia locale di Modica.
L’accordo - che si inserisce nell'ambito delle iniziative in materia di sicurezza urbana integrata, secondo le linee guida emanate dal Ministero dell'Interno - è volto ad incrementare ulteriormente le condizioni di sicurezza nelle aree del comune di Modica appositamente individuate, valorizzando percorsi di cittadinanza attiva al fine di pervenire ad un sistema integrato di sicurezza che affianchi l’attività degli Organi di polizia con iniziative atte a coniugare prevenzione, controllo e repressione.
Il protocollo sottoscritto stamane costituisce uno strumento particolarmente prezioso in considerazione delle caratteristiche del territorio comunale di Modica, connotato dalla presenza di numerose frazioni e contrade densamente abitate e ove insistono insediamenti produttivi e commerciali, consentendo di rafforzare il diritto alla sicurezza delle comunità interessate attraverso una maggiore sinergia tra amministrazioni statali, istituzioni locali e società civile, nel rispetto delle relative competenze, responsabilità e ruoli.
Con la firma del documento viene, pertanto, dato avvio al Progetto del “Controllo di Vicinato” con il concreto coinvolgimento di gruppi di cittadini - facenti capo a dei coordinatori preventivamente individuati dall’Amministrazione comunale e formati a cura delle Forze di polizia - i quali potranno svolgere esclusivamente una attività di “mera osservazione” in relazione a fatti e circostanze sospetti che si verificano nella propria zona di residenza e che possono rappresentare segnali che preludono al compimento di episodi criminali o da cui scaturiscono turbative per il quieto vivere civile. In tali casi, i coordinatori dei gruppi, allertati dai cittadini, forniranno ogni informazione utile alle Forze dell’ordine territoriali e/o alla Polizia locale attraverso uno specifico sistema di pronto raccordo e coordinamento disciplinato anche dal vademecum operativo annesso al protocollo.