Floridia, opposizione determinata a sfiduciare il sindaco: servono 10 firme
Il Partito Democratico, Floridia in Comune e Orazio Scalorino sindaco, rimpono gli indugi ed annunciano la presentazione della mozione di sfiducia al primo cittadino, Gianni Limoli. I democratici lo hanno ufficializzato con una nota, abbastanza nutrita, diffusa alla stampa.
"Grazie ad un intenso lavoro fatto in Consiglio comunale assieme agli altri gruppi di opposizione, a breve verrà presentata una mozione di sfiducia per mettere fine alla sindacatura Limoli. In questi due anni abbiamo continuamente denunciato l’incapacità dell’amministrazione Limoli di far fronte alle esigenze dei cittadini.
Il sindaco ha completamente disatteso il suo programma elettorale: revisone del Piano Regolatore e del centro storico, sistema carretta caretta per la raccolta dei rifiuti; riduzione delle imposte, valorizzazione del patrimonio verde della città, centro ludico-ricreativo per i giovani e per i diversamente abili, canile municipale, il Palio ippico dell’Ascensione ed il carnevale…Nulla di questo! Si doveva rilanciare l’unione dei Comuni con Solarino e ne abbiamo subito lo scioglimento.
Le promesse da campagna elettorale di rinunciare allo stipendio e di dimettersi nel caso in cui non avesse avuto la maggioranza in consiglio comunale, sono rimaste tali.
Ma quel che è più grave è che la città è in ginocchio. I cumuli di immondizia aumentano; l'asilo nido non parte e si rischia di perdere la continuità del finanziamento; la refezione scolastica non parte; il trasporto alunni pendolari non viene garantito; la villa comunale è chiusa e abbandonata, e nessuno spiega cosa si intende fare per riaprirla; il parcheggio selvaggio è diventata la regola; nessun intervento di manutenzione per tappare i crateri che si sono aperti lungo le strade cittadine.
Siamo di fronte ad un disastro amministrativo e non può essere sempre colpa di chi c’era prima. Questa scusa non funziona più.
La verità è che Il Sindaco Limoli - è scritto nel Comunicato stampa - ha messo in campo un progetto politico amministrativo fallimentare, assolutamente inadeguato. Emerge chiaramente la totale mancanza di un’idea guida, di una visione complessiva verso cui orientare l’azione amministrativa che spesso appare caratterizzata da approssimazione e limitata alla gestione dell’ordinario senza scelte caratterizzanti e di ampio respiro. Manca una seria programmazione nei settori strategici di attività.
Manca una squadra coesa attorno ad un progetto. Un imbarazzante balletto di poltrone ha visto, in questi due anni, l’alternarsi di ben 14 assessori, nominati in base alle necessità politiche contingenti del Sindaco e legate ad accordi di brevissimo respiro fatti, a turno, con questo o quel gruppo o, peggio, con singoli consiglieri comunali.
Per tutte queste ragioni, noi riteniamo che sia giunto il momento di mettere la parola fine a questa disastrosa esperienza.
Affinché la mozione di sfiducia venga approvata, con la conseguente decadenza del Sindaco e del Consiglio comunale, occorre il voto favorevole di almeno 10 consiglieri. Non siamo in grado di prevedere l'esito del voto su questa mozione ma una cosa è certa, ogni consigliere comunale dovrà assumersi la responsabilità di scegliere da che parte stare e renderne conto alla città".
(Nella foto da sinistra, Bonanno, Di Mauro, Caccamo (presidente del Consiglio) Vassallo)