Sviluppo agricolo in Sicilia, impegnati 23 milioni di euro
"Se 23 milioni di euro vi sembrano pochi... A tanto ammontano le attività di progettazione predisposte dall'Ente di Sviluppo Agricolo come capofila o partner, e già finanziate, che intercettano contributi nazionali, finanziamenti comunitari, regionali e di fondazioni private, con un potenziale che, a seguito delle istruttorie in corso, potrebbe toccare i 43 milioni di euro". Così Fabio Marino, direttore generale dell'Esa (l'Ente di Sviluppo Agricolo) difende l'operato della sua gestione sottolineando gli obiettivi raggiunti. "Un risultato straordinario e certamente senza precedenti nell'ambito della Pubblica Amministrazione regionale - scrive sul sito dell'Ente -, ottenuto grazie alla impeccabile e puntuale attività di fundraising coordinata da Gianfranco Badami e da Angelo Morello, che ha visto impiegate sul campo le migliori risorse del personale dell'Esa". Il direttore rimarca anche "il contributo e la sensibilità dimostrata dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente, che ha favorito ed incentivato l'attività di reperimento fondi quale azione strategica e prioritaria da perseguire". "Certo, 'il brutto anatroccolo' non si è ancora trasformato in cigno - osserva Marino -, ma la strada intrapresa è la prova evidente che un Ente pubblico può - laddove operi con convinzione - agire da volano per l'economia del territorio ove opera". Il direttore dell'Esa, dopo avere difeso l'attività dell'Ente, rivolge infine "un particolare ringraziamento al Presidente della Regione Musumeci per il finanziamento dell'attività di ristrutturazione di Borgo Lupo e di Borgo Borzellino attraverso il coinvolgimento dell' Assessorato regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana". Dato per spacciato da ben tre governi regionali consecutivi che ne avevano decretato l'imminente chiusura, considerato che la sua passata gestione era risultata per la Regione fallimentare ed onerosa, l'Esa ha intrapreso adesso un percorso virtuoso sotto la direzione di Fabio Marino.