Il sindaco di Melilli, Peppe Carta, rimesso in libertà dal collegio del Tribunale che lo sta giudicando, si appresta a rientrare dal portone principale a palazzo di città. Secondo il tribunale non ci sarebbero stato gli estremi per tenerlo in custodia cautelare per 5 mesi agli arresti domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta 'Muddica". Una vicenda che davanti al Tribunale di Siracusa, rischia di rivelarsi come un'autentica bolla di sapone. Stamane i suoi difensori, gli avvocati Francesco Favi ed Emanuele Scorpo, hanno trasmesso l'ordinanza dei giudici alla prefettura di Siracusa, chiedendo conseguentemente la revoca della sospensione dalle funzioni di sindaco. Dovrebbe essere soltanto una formalità. Anche dalle indagini, sarebbe emerso che Peppe Carta, non avrebbe mai preso un solo centesimo di tangente.