Rosolini, minacce a Gennuso? Frasca: mai mostrata pistola a Lorefice
“Non ho mai fatto vedere a Lorefice una pistola che avrei dovuto usare contro Gennuso, ho solo rappresentato a lui le mie difficoltà economiche con il parlamentare”. Lo ha detto questa mattina davanti al tribunale penale di Siracusa, Alessandro Frasca, 42 anni, imprenditore di Rosolini, imputato nel processo per tentata estorsione ai danni del parlamentare regionale Pippo Gennuso. La vicenda giudiziaria nasce a seguito di una denuncia dello stesso esponente politico presentata nel maggio del 2015 dopo aver saputo da quel suo amico (Lorefice) della presunta minaccia con la pistola da parte dell’imputato, che avrebbe preteso da Gennuso una somma pari a circa 70 mila euro. Al centro della disputa, la realizzazione di un Centro Polidiagnostico nel territorio di Rosolini, finanziata da una società e realizzata nei locali di proprietà della famiglia Gennuso, in contrada Zacchita. Un investimento a cui avrebbe partecipato Frasca ed altri soci, poi, però sarebbero insorti dei problemi nella gestione, scatenando un contenzioso tra lo stesso Alessandro Frasca e Gennuso. A seguito dell’esposto depositato in tribunale dal parlamentare regionale sospeso, è stato aperto un fascicolo, culminato con il rinvio a giudizio dell’imprenditore. Che, nel corso della sua testimonianza, ha negato le accuse, rilanciando di essere stato raggirato dall’esponente politico. “Quel giorno, quando ho incontrato Lorefice, amico di Gennuso, ero con mio figlio, e con toni pacati ho spiegato che il parlamentare mi doveva dei soldi. E’ assurdo che io venga accusato di estorsione: la mia storia di imprenditore è molto chiara, contrassegnata dalla lotta all’illegalità, io stesso mi sono fatto promotore di denunce”. L’imprenditore rosolinese è difeso dall’avvocato Giorgio Spatola che arricchisce di un altro particolare questa vicenda. “Durante le indagini a seguito delle parole di Lorefice - ha detto l’avvocato Giorgio Spatola – sono state compiute delle perquisizioni nelle proprietà del mio assistito. Ebbene, non è stato trovato nulla, quella pistola non è mai esistita”.