Le mani della 'ndrangheta sui servizi all'aeroporto di Malpensa: 34 arresti
Ndrangheta, politica e gestione di attività commerciali attorno all'aeroporto di Malpensa. Sono gli elementi dell'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e condotta dai carabinieri del comando provinciale del capoluogo lombardo, che dalle prime luci dell'alba stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 34 persone (32 italiani, un marocchino e una romena) in varie province italiane. Al centro dell'inchiesta ci sono le dinamiche della 'ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, nelle province di Milano e Varese. Accertato un legame tra l'ex sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta e alcuni esponenti dei clan.
"Ovunque ci sia l'opportunità le mafie intervengono, e poichè si riescono a organizzare e strutturare in modo sempre più sofisticato, sempre più sommerso, sempre più attento in modo da mimentizzarsi nell'ambito del circuito imprenditoriale è chiaro che bisogna alzare il livello di attenzione e i controlli". Così il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho ha commentato l'inchiesta 'Krimisa' che ha dimostrato che la 'ndrangheta puntava ai parcheggi intorno a Malpensa. "Oramai - ha aggiunto De Raho a margine della presentazione del rapporto 'ecomafia 2019' di Legambiente - non c'è più da pensare che esistono dei settori in cui le mafie non possono o non vogliano entrare. Ovunque ci sia possibilità si sono organizzate in modo da avere imprese che tecnologicamente sono adeguate per svolgere qualunque lavoro e quindi ovunque ce le possiamo trovare. Per questo è necessario che controlli e attenzione aumentino sempre di più. Così come si è intervenuti per la corruzione così si dovrebbe intervenire perchè la vigilanza vengano espletati in modo da impedire qualunque infiltrazione".