Scoperta piantagione di marijuana a San Mauro Castelverde: 3 arresti
I carabinieri hanno arrestato, con l'accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, concorso in furto aggravato di energia elettrica, detenzione illegale di munizioni, di tritolo e di silenziatore per armi da fuoco, Tommaso Armillieri, di San Mauro Castelverde, 66 anni, e Leonardo e Vito Casarrubia, padre e figlio palermitani, rispettivamente di 66 e 30 anni. Nel corso di controlli antidroga i militari della compagnia di Cefalù a San Mauro Castelverde (Pa), in contrada Tiberio, hanno notato che tre uomini entravano in una casa. Nel magazzino del casolare di Armillieri era stata allestita una piantagione di marijuana, con ventilatori aspiratori, lampade alogene, il tutto predisposto con allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Sono stati trovati 400 grammi di marijuana, 2 grammi di cocaina, 1.300 piante di marijuana, dell'altezza media di 70 centimetri, 10 aspiratori, 20 ventilatori, 18 lampade alogene. In un magazzino adiacente l'abitazione, occultati dentro un armadio metallico, sono stati scoperti anche 150 grammi di tritolo, un silenziatore per arma da fuoco, 18 munizioni calibro 12 ed una carabina.
L'AVVOCATO DI LEONARDO E VITO CASARUBBIA CI SCRIVE
In merito alla notizia da voi pubblicata con l'articolo in data odierna sulla piantagione di canapa rinvenuta a San Mauro Castelverde dai Carabinieri ella Compagnia di Cefalù, quale difensore di fiducia dei sigg.ri CASARRUBIA Vito e CASARRUBIA Leonardo intendo precisare che il GIP, dott.ssa Stefania Gallì, del Tribunale di Termini Imerese, ha ritenuto, accogliendo la tesi difensiva del sottoscritto, che .. Diversamente con riferimento alle posizioni dei due indagati, CASARRUBIA Vito e Leonardo, non si ritine raggiunta la soglia della gravità indiziaria richiesta in sede di applicazione della custodia cautelare in carcere, non essendo emersi contatti, neppure telefonici , fra gli stessi e l'ARMILLERI Leonardo, non essendo stati rinvenuti nella loro disponibilità attrezzi o altre cose da cui potere evincere il loro concorso attivo nella attività di coltivazione e detenzione della sostanza stupefacente poi rinvenuta all'interno ella proprietà dell'ARMILLERI, non essendo stati sorpresi gli stessi a permanere a lungo nella proprietà ed In particolare all'interno del capannone.
Per queste ragioni il sig. CASARRUBIA Leonardo, più anziano, è stato rimesso subito in libertà e al solo CASARRUBIA Vito è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora a PALERMO perché trovato in possesso di un grammo di cocaina. Vi chiedo, pertanto, di pubblicare questa precisazione essendo stata esclusa, allo stato attuale, qualsiasi partecipazione dei due CASARRUBIA ai reati contestati al solo ARMILLERI.