Venezia, false fatture per evadere l'Iva: sequestri e 15 indagati
La Guardia di finanza di Venezia ha dato esecuzione ad un provvedimento del Gip del il Tribunale di Venezia con cui è stato disposto il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per oltre 3 milioni di euro, per i reati di evasione fiscale, indebite compensazioni di crediti di imposta, emissione ed utilizzo di false fatturazioni al fine di evadere le imposte sui redditi e l'Iva. Il provvedimento è scattato nell'ambito di una indagine diretta dalla Procura della Repubblica lagunare, originata da accertamenti di natura fiscale che hanno permesso di scoprire un meccanismo finalizzato ad evadere il fisco realizzato da alcuni consulenti tributari con studio a Mestre e nell'hinterland veneziano. Nel procedimento sono indagate 15 persone residenti nelle provincie di Venezia, Pescara, Chieti, L'Aquila, Treviso e Ravenna e sono coinvolte 11 aziende con sede legale a Venezia, Scorzé, Caorle, Mira, Roma, Pescara e Vasto. Dalle indagini svolte è emerso che un professionista con studio a Mestre, avvalendosi del supporto di suoi collaboratori o di altri studi di consulenza a lui riconducibili, aveva elaborato un sistema per realizzare crediti Iva fittizi con false fatture 11.340.000 euro, che poi venivano utilizzati da soggetti economici per compensare imposte effettivamente dovute.