Siracusa, si introduce in casa della ex e si nasconde: viene arrestato
Agenti delle Volanti hanno arrestato un siracusano di 37 anni per i reati di maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio, commessi nei confronti della sua ex convivente.
La vicenda trae origine da una lunga storia di maltrattamenti e violenze a cui l’uomo ha sottoposto la donna dalla quale ha avuto due figli di sette e tre anni. Dopo dei guai con la giustizia, l’uomo ha cambiato radicalmente il comportamento con la sua convivente, probabilmente anche a causa del suo stato di tossicodipendenza e, diventato violento, causava a più riprese delle lesioni alla donna, in un primo momento non denunciate dalla stessa nella speranza che l’uomo cambiasse comportamento e si dedicasse alla sua famiglia. Purtroppo, la situazione invece peggiorava e la donna si decideva, nel maggio scorso, a denunciare l’uomo e a lasciarlo.
Quest’ultimo, non rassegnandosi alla fine della relazione amorosa, nella nottata odierna, trascorsa da poco la mezzanotte, si introduceva nell’abitazione della sua ex convivente con l’intenzione di attenderne il rientro a casa. La donna, insospettitasi, chiamava la Polizia, e gli Agenti delle Volanti, prontamente intervenuti, dopo aver posto in sicurezza la donna, procedevano ad un attento controllo dell’abitazione e delle sue pertinenze. Tale attività permetteva di rintracciare l’uomo che si era nascosto in una casetta di gioco dei bambini, situata in un cortile adiacente. Al termine delle incombenze di rito, quest’ultimo è stato tratto in arresto, dopo aver opposto una strenua resistenza e minacciato ancora pesantemente la sua vittima.
Come in altri casi del genere, gli uomini dell’Ufficio Volanti, particolarmente preparati ad affrontare vicende così delicate, hanno azionato il “Protocollo Eva”, acronimo di Esame Violenze Agite: il progetto che ha codificato in linee guida le Best Practice per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere in caso di primo intervento degli addetti al controllo del territorio, attraverso la elaborazione di una “Processing Card” composta di schede che i poliziotti devono compilare ed inserire negli archivi informatici di polizia quando intervengono a seguito di segnalazione di violenza di genere.