Regione super pignorata: debiti fuori bilancio per 56 milioni di euro
In gergo tecnico sono ritenute dalle norme di contabilità "debiti fuori bilancio" e ammontano a oltre 54 milioni nel 2018. Soldi che la pubblica amministrazione è stata "costretta" a pagare anche senza una autorizzazione di spesa per non causare ulteriori danni alle proprie casse, scrive il sito on line LiveSicilia. Per la maggior parte sono dovuti a una lunga serie pignoramenti sugli assessorati regionali: circa 28 milioni di euro. I restanti 26 milioni riguardano invece ordini speciali di pagamento. Decisamente minori sono, invece, le altre due somme che contribuiscono a creare questi debiti fuori bilancio: 28mila euro per l'applicazione delle commissioni bancarie ai Pos dei poli museali e 5mila euro di commissioni per l'incasso dei bollettini postali. Nel caso dei pignoramenti sono spese che la Regione non aveva registrato come previsione di spesa pur essendoci il rischio di dovere pagare a causa del riconoscimento del giudice dell'obbligo per la Regione di pagare. Il dipartimento regionale ad avere subito più pignoramenti è quello all'Istruzione e alla formazione: 14 milioni di euro. In tre casi le esecuzioni forzate superano il milione e a chiederne l'attivazione sono stati tre enti di formazione: il Cirpe, Centro iniziative ricerche programmazione economica (1,2 milioni più oltre 400 mila euro), l'associazione Cnos Fap, il centro di formazione dei salesiani (un milione circa), e la curatela fallimentare dello Ial (1,15 milioni). Gli altri due dipartimenti ad avere avuto una maggior quota di pignoramenti sono quelli della Salute (2,7 milioni in totale) e quelli collegati all'assessorato alle Autonomie locali e della Funzione pubblica (2,4 milioni).