Trattenuti in caserma due fratelli: sono accusati dell'omicidio del giovane papà di Avola
Due fratelli sarebbero stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Noto, con l'accusa di essere stati gli autori dell'agguato costato la vita ad Andrea Pace, 25 anni, di Avola, separato e padre di una bimba di 6 anni. Secondo quanto si apprende, subito dopo il delitto di via Neghelli, le indagini si erano concentrate su uno dei due fermati. A quel che si dice, uno dei due fratelli, avrebbe avuto una violenta lite con Pace. Litigio che sarebbe stato poi lavato con il sangue. Secondo indiscrezioni i due fratelli, conosciuti ad Avola, avrebbero teso la trappola a Pace. Uno avrebbe sparato con una pistola a tamburo, l'altro sarebbe rimasto sopra una moto per poi fuggire dopo l'agguato mortale. Si attende adesso la decisione del pm che coordina le indagini, Carlo Parodi, che nelle prossime ore potrebbe firmare il fermo di indiziato di delitto. La notizia già circolava ad Avola fin dalle prime ore del mattino, mentre la svolta alle indagini sarebbe arrivata subito dopo una serie di interrogatori, ma anche per qualche 'confidenza' che i carabinieri avrebbero raccolto dopo l'omicidio avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorso. Sui filmati acquisiti dagli inquirenti, non è trapelato nulla. Ma non si può escludere che abbiano rivelato particolari importanti sulla dinamica dell'agguato.
Il fermo è avvenuto alla vigilia dei funerali di Andrea Pace. Domani verranno celebrati alle 16,30 nella chiesa Madre.