La chiusura della Dacca ad Aci Catena, il M5s chiede ammortizzatori sociali per i lavoratori
"La Dacca si è ritrovata come un vaso di coccio, anzi di plastica, schiacciata in mezzo a tanti vasi di ferro" con la "repentina chiusura dello stabilimento di Aci Catena e la perdita del lavoro di tutto il personale", oltre cento dipendenti. Lo afferma Angela Foti, deputata regionale del M5s sulla crisi dell'impresa e sollecitando "interventi urgenti su due versanti: soluzioni per i lavoratori e strategie di ampio respiro per l'intero comparto". "Gli ammortizzatori sociali - sottolinea Foti - sono necessari per i dipendenti che da mesi non ricevono lo stipendio. Inoltre si deve al più presto formalizzare un tavolo possibilmente prefettizio dove si possa comprendere lo stato dell'arte. Ad oggi infatti risulta poco chiaro se ci sono o meno i margini e la volontà da parte della proprietà per fare ripartire gli impianti con un piano di riconversione della produzione. Questo passaggio è fondamentale per capire se e come possa intervenire il Mise". "Serve che lo Stato avvii un ragionamento di ampio respiro per questo e altri impianti produttivi italiani, perché - aggiunge Foti - più si va avanti e più saranno investiti dalla fine di un ciclo industriale, conseguenza dell'evoluzione del mercato e delle produzioni. E' un processo irreversibile e complesso, ma che deve essere governato con attività di sostegno, rilancio e diversificazione, altrimenti tutte le parti in causa resteranno travolte".