L'omicidio di Avola, un solo killer per uccidere Andrea: indagini sulla sfera personale
Non viene tralasciata alcuna pista per tentare di far luce sull'omicidio di Andrea Pace, 25 anni, ucciso la scorsa notte ad Avola a colpi di pistola, mentre cercava di rientrare nella sua abitazione di via Neghelli. Le indagini condotte dai carabinieri di Noto e coordinate dal pm Carlo Parodi, stamane avrebbero subito un'accelerazione. Gli investigatori hanno nelle mani i filmati registrati dalle telecamere di video sorveglianza della zona. Pare, ma nessuno conferma, nè smentita, che sarebbe stato uno il killer che ha sparato al ragazzo. Ma il sicario, a quanto pare, sarebbe stato fiancheggiato da un'altra persona, se non da due, per compiere la missione di 'morte'.
Dagli indizi raccolti dai carabinieri, Andrea Pace, prima del delitto non si sentiva sicuro. Forse temeva che gli potesse succedere qualcosa di grave, dopo il suo ritorno da Torino dov'era rimasto ospite di una zia. Solitamente la vittima lasciava il suo scooter davanti il portone di casa, ma nella notte dell'omicidio, lo ha parcheggiato all'intero del garage. Forse temeva ad una ritorsione? Gli investigatori sia nell'immediatezza del fatto di sangue, che questa mattina, hanno sentito per l'ennesima volta i familiari della vittima, ma soprattutto gli amici di Andrea. A qualcuno Pace avrebbe potuto raccontare i suoi timori e le sue preoccupazioni. Le indagini sono proiettate sulla sfera personale del ragazzo, anche se tutte le altre ipotesi non vengono scartate.
Questo pomeriggi all'obitorio dell'ospedale di Siracusa è stata eseguita l'autopsia sul corpo di Andrea Pace. Il medico legale riferirà al magistrato quanti sono stati i colpi esplosi contro la vittima e quali quelli che hanno provocato la morte.