Tardino (Lega): "Ristoro agli autotrasportatori siciliani che sbarcano e imbarcano a Genova"
“Gli autotrasportatori siciliani per gli imbarchi e gli sbarchi delle merci a Genova, potranno beneficiare dei ristori dopo il crollo del Ponte Morandi”.
Ad affermarlo è l’eurodeputata siciliana, Annalisa Tardino che porta a casa un risultato importante per la categoria degli autotrasportatori che allieva pure i costi delle imprese isolane.
“Sulla questione – afferma l’eurodeputata della Lega – avevo iniziato a lavorarci durante la mia candidatura accogliendo favorevolmente le richieste dell’Aitras – Trasportounito Sicilia, un’associazione di categoria che affronta quotidianamente le problematiche del settore. Così insieme a Salvatore Bella, Maurizio Longo e Maria Giovanna Termini, ci siamo recati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sollevando la questione al già vice ministro Edoardo Rixi. E’ stato il rappresentante del governo a riconoscere che si stavano operando delle discriminazioni tra gli operatori del settore. Rixi prima delle sue dimissioni, è corso ai ripari”.
L’eurodeputata Tardino spiega in cosa consiste il ristoro per gli autotrasportatori che vanno e che partono da Genova. “ Prima il ristoro era previsto per i mezzi carichi di merce e per il riposizionamento nel porto dei container vuoti, tagliando però fuori i rimorchi e le casse mobili vuote. Grazie a Rixi questa distinzione è stata eliminata”.
Annalisa Tardino ha un altro progetto fa portare a termine a beneficio degli autotrasportatori e lo farà subito dopo il suo insediamento nel Parlamento di Strasburgo. “In un Paese come l’Italia circondato dal mare – afferma l’eurodeputata - occorre un contributo strutturale per gli autotrasportatori che scelgono il trasporto combinato strada – mare, ma questo non deve essere considerato come un aiuto di Stato, ma una forma di agevolazione estesa a tutti i cittadini italiani per il minor inquinamento, più bassa congestione stradale e minore usura del nostro fragile sistema viario. Tutto questo potrà avere un limite di 3 anni, così come previsto dal trattato Ue. Se i rimborsi sui pedaggi stradali vanno avanti da oltre venti anni, superando il vincolo del Tfue, riusciremo ad ottenere i rimborsi delle polizze d’imbarco. Questo è il mio prossimo obbiettivo”.