Scomparso nel Palermitano si scava vicino a una diga
Vigili del fuoco e carabinieri stanno scavando nei pressi del chilometro 17 della strada provinciale 6 che collega Ventimiglia di Sicilia e Trabia. La zona è quella della diga Rosamarina che fu teatro della scomparsa di Santo Alario, il 42enne originario di Villabate scomparso nel nulla il 7 febbraio 2018 mentre si recava in quella zona insieme con Giovanni Guzzardo, proprietario di un bar a Capaci, arrestato tre mesi dopo la scomparsa e attualmente sotto processo per omicidio. Secondo alcune notizie sarebbero state trovate alcune ossa anche se non è certo che si tratti di resti umani.
Quelle ritrovate dai carabinieri e dai vigili del fuoco, nei pressi della strada provinciale 6 che collega Ventimiglia a Trabia nel territorio di Caccamo (Palermo), sono ossa umane: parte di un cranio, denti e frammenti di un braccio e di una gamba. I reperti stanno in queste ore per essere repertati dalla scientifica dei carabinieri per essere inviati al Ris di Messina. L'operazione di scavo riprenderà anche domani all'alba. Per continuare lo scavo, ai carabinieri e ai vigili del fuoco si affiancheranno domani anche i militati del Genio e i sommozzatori dei pompieri. Si cerca di capire se le ossa possano essere quelle di Santo Alario.