L'Italia del pallone sostiene le donne per i Mondiali di Francia
Mancano poche ore dall’esordio della Nazionale femminile di calcio ai mondiali in Francia, che domani scenderà in campo contro l’Australia. L’Italia calciofila ha finalmente scoperto e si sta entusiasmando per le azzurre; euforia alimentata da media e giornali che stanno concedendo sempre più spazio al “fenomeno” nazionale femminile. E in poltrona davanti alla TV domenica ci saranno anche, e con un duplice interesse, i pubblicitari che già da qualche mese stanno tenendo sotto osservazione le nostre giocatrici, annotando sui loro smartphone i nomi delle papabili future possibili testimonial. Questo significa importanti ingaggi pubblicitari: spot, presenza ad eventi nazionali, ospitate televisive e annessi e connessi della celebrità.
"Certo", commenta Vicky Gitto, presidente dell’Art Director Club Italiano, l’associazione che da 35 anni raggruppa tutti i migliori pubblicitari e creativi italiani, "anche per quanto riguarda eventuali carriere da testimonial il campo e gli ascolti TV saranno decisivi. Auspico intanto da tifoso che le nostre ragazze arrivino il più lontano possibile in questi mondiali. Poi, coi colleghi di tutte le più grandi agenzie di pubblicità che fanno parte dell’ADCI, attendiamo il responso sportivo perché abbiamo la netta sensazione che da questa competizione possano uscire almeno due o tre volti nuovi per le campagne di comunicazione di importantissimi brand”.
Chi sarà dunque la nuova Pellegrini? “Su tutte è avvantaggiata Sara Gama, soprattutto per il suo ruolo di capitano che le ha concesso e le concederà maggiore esposizione mediatica", spiega Vicky Gitto, "Ed infatti su di lei girano voci tra i nostri corridoi di diverse aziende pronte ad investire. Entrambe, come si dice in gergo, hanno un significativo sex appeal mediatico, però tra le due io scommetterei su Martina Rosucci, per tutta una serie di valutazioni che al momento vorrei mantenere riservate, non ultima quella che il cosiddetto ‘numero dieci’ esercita sempre un certo fascino sul pubblico. E poi segnatevi anche Aurora Galli”.
“Ad ogni buon conto", conclude Gitto, "vedremo il campo che dirà. Ma se le nostre dovessero mai alzare la coppa, e già mi immagino il valore mediatico dello scatto con la Gama stile Zoff, temo che i colleghi calciatori maschietti oggi testimonial, italiani e stranieri, dovranno fare a meno di un bel po’ di soldi della pubblicità”.