Ciclismo, il messinese Nibali avverte: "Da domani comincerà un altro giro"
"Roglic sta correndo da calcolatore, quest'anno ha vinto subito, negli Emirati Arabi, poi ha vinto anche la Tirreno-Adriatico, adesso sta giocando le proprie carte nelle prove a cronometro. In salita si difende, ha dimostrato di essere molto forte. Dall'altra parte ci sono attaccanti e scalatori, più adatti alle tappe che ci aspettano". Così il messinese Vincenzo Nibali, in conferenza stampa, alla vigilia dell'inizio dell'ultima settimana del 102/o Giro d'Italia di ciclismo. "Carapaz è apparso molto brillante e ha già vinto due tappe - ha aggiunto il messinese -. Ha dimostrato di essere molto solido. Un attacco da lontano di Landa lo trovo improbabile e rischioso per la Movistar. Il Giro è imprevedibile: l'anno scorso Froome aveva 5' di ritardo ma, in due giorni, ha rovesciato tutto. Sono sicuro che, con Dumoulin in gara sarebbe stato un altro Giro. In tre settimane può accadere di tutto. Restare concentrati ogni giorno non è semplice". "In Italia, più di toccarsi col pugno - che è una cosa internazionale - ci si dà la mano. Da come si dà la mano si capisce che persona sei", ha sottolineato Nibali, dopo la polemica sulla presunta mancata stretta di mano con Roglic"."Il Mortirolo ti dà l'idea di salita infinita anche se, rispetto allo Zoncolan, ha un po' meno di pendenza. Questo Giro è molto tattico, ci sono state tante fasi di studio", ha ammesso Nibali. "I cambi di bici? Sono giusti con le necessità che abbiamo nei tempi moderni, o per causa di un guasto: prima c'era il servizio corse, poi è sparito. La punzonatura delle bici cambiate la trovo molto utile. Sospetti? Dai miei avversari mi aspetto sempre la massima correttezza", sono ancora parole di Nibali. Lo 'Squalo dello Stretto' dice di essere "tranquillo, perché so qual è il mio valore, so che non devo dimostrare niente e cosa ho fatto in passato". "Non mi sbilancio - fa notare - ma so di fare bene al Giro. Non fare il Gavia toglie qualcosa: a parte Carapaz, non tutti si trovano bene ad altissima quota. Si può stare bene e andare forte e magari il giorno dopo crollare; non so se darò un colpo forte in un giorno o rosicchiare secondi. Non do niente per scontato". "Yates - conclude - ha una grandissima voglia di riscatto. Anche se è lontano, non va sottovalutato -. Io non sottovaluto nessuno. L'Astana si è dimostrata molto forte. E' una squadra che sa fare buone azioni e ha Miguel Angel Lopez. Roglic gioca un ruolo di difesa, Carapaz sembra avere un ruolo d'attacco e finora lo ha interpretato benissimo. Avrei preferito una salita tosta anche nella prima settimana. Il meteo? Per molti può essere un nemico, forse ti toglie un po' di grinta, per me non è un grande problema. Con la pioggia convivo bene. Anche i baschi si trovano bene con la pioggia. Correre con la maglia rosa addosso ti dà una spinta in più".