La tragedia di Thomas a Floridia, morto perchè abbagliato dai fari del trattore
E' stata ricostruita dal consulente della Procura della Repubblica di Siracusa in 51 pagine la tragedia che lo scorso 7 dicembre costò la vita ad un cuoco di Floridia, Thomas Tralongo, 25 anni, morto all'istante mentre procedeva sulla strada provinciale 52, in Traversa Mangiapicca e stava rientrando a casa dopo una sera di lavoro nel ristorante di Siracusa dov'era dipendente. Le perizia è stata depositata al pm Andrea Palmeri e descrive quello che accadde all'1,10 di notte nello scontro tra il trattore New Holland T3030 con il rimorchio ( un carro allegorico) ed il motociclo Aprilia sport city con alla guida Tralongo.
Dalla relazione dell'ingegnere dell'Accusa, Filadelfo Chiarenza emerge che il trattore New Holland con rimorchio il carro allegorico era organizzalo secondo una scorta (non regolare) formata da autovetture che precedevanovve seguivano il trattore stesso.
Ovviamente la scorta non era organizzata a norma ed era poco efficace infatti era priva dei dispositivi luminosi e dei lampeggianti (sui veicoli che precedono e che seguono il convoglio alla distanza regolare) ed inoltre il carro rimorchiato era totalmente al buio, privo sia della illuminazione regolare, sia della illuminazione da trasporto eccezionale.
Putroppo, giunti in zona Mangiapicca, lungo la stessa strada ma in opposta direzione di marcia (cioè verso via Scalorino) arrivava il motociclo Aprilia Sport City condotto da Thomas Tralongo. In base alla ricostruzione geometrica il carro occupava per intero la propria corsia di marcia ed invadeva anche la opposta corsia di marcia di almeno 1 metro e 7 centimetri.
La vittima in ore notturne, quindi buio totale, deve aver visto solo le luci dei proiettori anteriori de! trattore (luci tra loro molto ravvicinate: e quindi anche ingannevoli:mentre, evidentemente, il faretto a luce bianca posteriore del trattore, orientato verso tergo , da solo non era sufficiente né ad illuminare né a far capire la presenza e l'ingombro del carro retrostante il trattore: Tralongo, pertanto, è passato al fianco del trattore, sempre entro la sua corsia, ad una distanza di circa un metro rispetto estrema della fiancata del trattore) purtroppo subito dietro il trattore vi era la parte spigolare sporgente del carro contro cui è andato ad impattare frontalmente, sia con il suo
torace sia con il casco, contro le strutture del carro mentre il motociclo si è incuneato sotto il carro.
Il perito aggiunge pure che il corpo del conducente deceduto sia subito caduto all'indietro, dopo l'urto con lo spigolo anteriore sinistro del carro, con lesioni gravissime all'addome, mentre il motociclo è andato avanti (sotto il carro avanzante) e si è incuneato.
I danni alle carene anteriori del motociclo ed al telaio dello stesso, le tracce sul radiatore del motociclo, la traccia della manopola sulla sella e tutte le deformazioni ivi presenti sulle strutture del carro rendono la suddetta geometria perfettamente compatibile.
Subito dopo l'urto il corpo del deceduto doveva essere già sul manto stradale, ricaduto all'indietro; E' parere dello scrivente, in quanto probabile, che il complesso trattore+ carro sia andato avanti per alcuni metri ed il motociclo sia rimasto incastrato ìn verticale sotto il carro. Ciò è anche compatibile con la sequenza dei fatti che vede, come certo, il complesso trattore + carro, allontanarsi e poi ritornare sul luogo dell'incidente.
Dopo l'urto il convoglio trattore+ carro sono stato spostati, per cui trattore e carro non sono rilevati. nella zona dell'incidente. Il perito ritiene anche possibili manovre di retromarcia per disincastrare il motociclo dalla finale quiete sotto il carro oltre al possibile uso della leva, contro lo scudo anteriore del motociclo, sempre per ottenere il disincastro del motociclo dalla reale finale quiete sotto il carro.
Il perito non ha elementi per il calcolo delle velocità d'urto dei veicoli coinvolti, tuttavia è certo che il trattore procedeva a velocità da passo d'uomo, vista la tipologia di rimorchio, mentre la velocità del motociclo non è calcolabile da elementi geometrici né dalle deformazioni. La lancetta del tachimetro del motociclo
indica circa 40 chilometri orari potrebbe essere un dato affidabile ma non è assolutamente certo.
Il motociclo era sicuramente entro la sua corsia, è passato vicino alla fiancata sinistra del trattore (alla distanza di circa un metro) ed ha urtato lo spigolo anteriore sinistro del carro. Il carro, posto parallelo alla linea di margine alla sua destra, invadeva la opposta corsia di almeno un metro e 7 centimetri ed era totalmente al buio per cui l'ingombro reale non era avvistabile. Resta comunque non individuato il motivo per cui il conducente del motociclo non abbia avvistato le sagome del rimorchio. Forse le luci del trattore, con proiettori forti e bassi hanno abbagliato Thomas, poi deceduto.
Per la morte di Thomas Tralongo sono otto le persone iscritte nel registro degli indagati. Il più giovane ha 20 anni, il più grande 25.