Ordinanza del prefetto di Siracusa scatena la Cgil: sapore intimidatorio
"L'ordinanza del prefetto di Siracusa, che vieta gli assembramenti di persone negli spiazzi antistanti agli impianti petrolchimici dei comuni di Siracusa e Priolo, è un chiaro attacco alla libertà dei lavoratori, garantita dalla Costituzione, di manifestare e unitariamente stiamo valutando la possibilità di ricorrere contro il provvedimento". Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, sottolineando "la solidarietà della Cgil a quanti oggi protestano davanti alla Prefettura aretusea contro la misura". Il segretario della Cgil regionale rileva: "E' evidente che si respira aria di limitazione delle libertà democratiche. O perlomeno di tentativi in questa direzione che ovviamente saranno contrastati dalla società democratica, come per ultimo dimostrato nel caso della professoressa di Palermo, 'rea' di avere garantito la libertà di pensiero e di espressione dei suoi alunni e per questo sospesa". Pagliaro sottolinea che "il caso di Siracusa e quello della docente palermitana sono due episodi gravissimi, dallo spiccato sapore intimidatorio. Noi - aggiunge - siamo con i lavoratori che legittimamente protestano nel rispetto delle leggi vigenti e siamo con la professoressa Dell'Aria che si è fatta solo garante della libertà di opinione ed è rimasta vittima di un clima di repressione che si spinge fino alla contestazione delle legittime opinioni e di chi ne garantisce l'esercizio".