Europee, Cannata parla ad Avola e la piazza si popola: non le manda a dire
Dalle opere pubbliche realizzate ad Avola durante questi sette anni di sindacatura, ai diritti che si devono ottenere nel territorio siciliano per la quota del pescespada fino alla tutela dei prodotti agricoli, fino alla “ guerra” con i cugini netini sulla rifunzionalizzazione dell’ospedale di Avola-Noto, ma anche qualche stoccata sulle indagini della polizia che hanno portato ad emettere nei suoi confronti un avviso di garanzia per il reato di falsità ideologica e per la recente nomina e insediamento al Comune della Commissione prefettizia che dovrà accertare eventuali condizionamenti e infiltrazioni mafiose nei vari settori della pubblica amministrazione. Quaranta minuti di comizio elettorale in cui ha spaziato su diverse tematiche in gran parte locale e territoriale, quello di questa sera del sindaco di Avola Luca Cannata per la campagna elettorale delle elezioni Europee del 26 maggio che lo vede candidato nella lista di Fratelli d’Italia. A presentare la candidatura di Cannata, sul palco di piazza Umberto I, alle 19,15, è stato il coordinatore provinciale di Fdi Giuseppe Napoli, invitando i sostenitori e avolesi a votare per il sindaco di Avola, “ che ha abbracciato il progetto politico di Fdi, mettendosi in gioco alle Europee.” Siamo in tanti in questa piazza e mi sembra essere alle elezioni amministrative. E questo mi inorgoglisce. – ha esordito Cannata all’inizio del comizio, per poi proseguire sul motivo della sua candidatura, “ una candidatura che proviene dal basso. Non è la mia candidatura ma dei consiglieri comunali, degli amici, dei consulenti, degli imprenditori e di quanti vogliono benessere. E’ la candidatura di chi vive il territorio quotidianamente. ” Sulla adesione a Fdi Cannata ha poi chiarito: “ Sull’adesione a Fdi vogliamo sgombrare ogni tipo di ambiguità. Noi abbiamo detto che aderiamo. Ho parlato più volte con Giorgia Meloni e con tutta la dirigenza di Fdi. Noi aderiamo a Fdi ma lo facciamo nel rispetto del territorio e quindi ogni passaggio formale deve avvenire nel territorio.”
Antonio Dell'Albani