Infiltrazioni mafiose al Comune di Avola? I 5 Stelle: "Siamo disorientati"
E’ una politica ancora smarrita e sbigottita, tra l’incredulità e il tentativo di conoscere al più presto la verità sul procedimento che ha portato alla nomina e insediamento al Comune di Avola della Commissione d’indagine prefettizia, su delega del Ministro degli Interni, con il compito di verificare eventuali possibili forme di infiltrazione di tipo mafiosa nei vari settori della pubblica amministrazione. Indagine e verifica che a conclusione dei tempi stabiliti ( tre mesi più altri tre di proroga), porterà il Prefetto di Siracusa a chiedere o meno lo scioglimento dell’amministrazione comunale per i motivi previsti dalla legge antimafia. Al municipio dopo gli interventi prima del vice-sindaco Massimo Grande e poi del sindaco Cannata, dichiaratisi sorpresi dalla nomina della commissione prefettizia al Comune, arrivano pur in maniera timida e felpata le dichiarazioni dei consiglieri comunali di opposizione. Poco fa la nota del consigliere del Movimento Cinque Stelle Peppe Caruso, il quale sulla vicenda afferma: “ L’insediamento della commissione prefettizia per l’accesso agli atti del Comune di Avola al fine di verificare eventuali possibili forme di infiltrazioni o di condizionamenti di tipo mafioso desta un profondo senso di smarrimento.” Mi unisco alle preoccupazioni della deputazione nazionale e regionale del M5S che già dal 2017 aveva avanzato perplessità facendo le dovute segnalazioni agli organi competenti. Adesso è il momento di vederci chiaro e di permettere lo svolgimento delle indagini a tutela dell’integrità e del buon andamento dell’azione amministrativa. “ Perché se le ipotesi di infiltrazione venissero confermate, -prosegue il consigliere Caruso- si aprirebbe una frattura nella società avolese difficile da rimarginare. Nonostante il mio sconforto in questo particolare momento di disorientamento per la comunità avolese rimango vicino a tutti i miei concittadini onesti e di buona volontà , e sono più determinato a non mollare e a continuare a battermi per la trasparenza, la legalità e il bene comune.” Alle riflessioni e considerazioni di Caruso si aggiungono quelle del collega sempre di opposizione Seby Rossitto: “ E’ notizia certamente sconcertante, che inevitabilmente lede l’immagine della città di Avola, balzata agli onori della cronaca. Ma prima di esprimere un giudizio positivo o negativo sulla vicenda, ritengo che sia opportuno e doveroso attendere l’esito conclusivo delle indagini da parte della commissione di verifica nominata dal Prefetto di Siracusa.”
Antonio Dell’Albani
(Nella foto i consiglieri Peppe Caruso e Seby Rossitto)