Temporale a Siracusa, bomba d'acqua e grandine: a Modica una tromba d'aria
Un violento temporale si è abbattuto verso le 15 a Siracusa. Una bomba d'acqua è arrivata sul capoluogo preceduta da fulmini e tuoni e forte vento. Anche la grandine è caduta, che provocherà danni alle campagne che circondano Siracusa. Traffico veicolare in tilt per l'abbondante pioggia con quartieri già allagati. Secondo le previsioni meteo ci sarà brutto tempo fino alle 17, mentre una schiarita è prevista soltanto in nottata. A Catania la bomba d'acqua era arrivata in mattinata. E' allerta meteo gialla in tutta la provincia etnea. Si teme che adesso il maltempo si possa spostare in provincia di Siracusa. Maltempo pure in provincia di Ragusa con forte pioggia e una violenta tromba d'aria nel modicano, in contrada Piano Ceci. L'evento atmosferico ha fatto ingenti danni perchè ha sradicato il tetto di una antica abitazione provocando danni nella campagna in cui ha sede peraltro una azienda che si occupa di smaltimento rifiuti. A Vittoria diverse le strade allagate per cui si è reso necessario l'intervento di squadre dei vigili del fuoco.
Il maggio 2019 è tra i più freddi e piovosi degli ultimi 30 anni: lo rileva il meteorologo Edoardo Ferrara, di 3bmeteo.com. Anche se il mese è appena a metà, maggio non sembra smentire l'affermazione, perché dopo la recente ondata di freddo, si annuncia una nuova perturbazione nel fine settimana, con piogge, temporali e neve sulle Alpi. Quanto alle attese di un'eventuale ondata di caldo a fine mese, l'esperto inviata alla cautela. "Il vortice freddo che sta interessando la nostra Penisola ha avuto caratteristiche quasi invernali nel cuore di maggio, che sarà ricordato come uno tra i più freddi degli ultimi 30 anni", rileva Ferrara in una nota. Il 15 maggio, afferma, "è stata una giornata per diversi aspetti eccezionale, e rientra in un trend prolungato di tempo instabile e decisamente molto fresco". Una tendenza che si deve all' "anomalo posizionamento degli anticicloni, che continuano a puntare il Nord Europa, lasciando il Mediterraneo centrale e quindi l'Italia continuamente esposti a irruzioni di aria fredda dalle latitudini polari".